Problemi di rodaggio per la prescrizione con principio attivo introdotta ad agosto dalla spending review tra polemiche e scetticismi. Gli inconvenienti principali riguardano il sistema ricetta elettronica di Sogei, adeguato per recepire le indicazioni di legge (tradotte anche nelle linee guida recentemente distribuite alle software house) ma tutt’altro che fedele alla casistica prevista dalla normativa. In sostanza, quando il medico prescrive con Aic (cioè specifica il nome dell’equivalente da dispensare, branded o generico) il sistema impone l’uso della dicitura "non sostituibile" e poi obbliga a motivarla. «Non è quello che dice la legge» osserva Guido Marinoni, rappresentante della Fimmg al tavolo tecnico sulla prescrizione per principio attivo istituito dal ministero della Salute «nel caso di paziente cronico con terapia già avviata, infatti, il medico può continuare a prescrivere il farmaco già in uso indicando o meno la non sostituibilità, in questo caso senza necessità di motivazioni».
L’inconveniente non è drammatico, perché il medico che prescrive attraverso il "filtro" di un gestionale si vede arrivare un segnale di errore ma riesce comunque a concludere la procedura. A usare la "web application" di Sogei, invece, la prescrizione verrebbe abortita. «L’impiego di questo applicativo è limitatissimo» prosegue Marinoni «ma comunque il baco va messo a posto: non lo chiediamo solo noi e la Fnomceo, anche le Regioni lo hanno segnalato».
Ma questo non è l’unico problema del momento. Qualche spina arriva anche dalla lista di equivalenza che l’Aifa ha diffuso di recente per supportare la prescrizione con principio attivo. E nella quale non figurano solo gli "off patent", ma anche farmaci con brevetto ancora in vigore. «La norma della spending review dovrebbe riguardare solo gli equivalenti» interviene ancora Marinoni «quindi non si capisce che ci facciano gli altri nell’elenco: il medico che prescrive una specialità brevettata non è vincolato alla casistica prevista dalla legge». Anche in questo caso, la richiesta di medici e Regioni (così come dei produttori) è che si rimetta velocemente mano all’errore. E intanto c’è chi sospetta che dietro alla "svista" ci possa essere un piano per spingere progressivamente i medici alla sola prescrizione con principio attivo.
21 settembre 2012 – DoctorNews
Corsa ai ritocchi sul decreto Sanità
21/09/2012
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