PAVIA. Il futuro di 270 lavoratori potrebbe decidersi la prossima settimana. Riparte infatti la vertenza Merck: lunedì prossimo alle 13 si svolgerà un incontro al ministero dello Sviluppo economico, a cui parteciperanno sindacati, lavoratori e istituzioni. «Sarà un incontro importante – dicono le parti sociali – in cui verificheremo se la posizione dell’azienda è ancora quella di dismettere lo stabilimento pavese». Un incontro che, però, potrebbe mettere la parola fine alla vicenda dello stabilimento di via Emilia 21.
«Credo che quello di lunedì sarà l’ultimo incontro – dice infatti Gianni Ardemagni, segretario della Femca-Cisl – in cui verificheremo quelle che sono le posizioni definitive dei vertici dell’azienda, e capiremo se le loro valutazione è ancora quella di chiudere lo stabilimento. Noi insisteremo e ribadiremo che l’ultima realtà produttiva che la multinazionale americana ha in Italia è da tenere aperta, e verificheremo se in questi mesi il nostro sistema paese è riuscito a far capire che è necessario mantenere anche la produzione in Italia, e non solo la commercializzazione dei suoi prodotti».
Insomma, lunedì si capirà se il ministero è riuscito a far cambiare idea alla multinazionale farmaceutica, che proprio ieri ha diffuso un comunicato in cui chiede ai potenziali acquirenti dello stabilimento pavese di farsi avanti. Un comunicato che non è piaciuto a molti lavoratori, e nemmeno ai sindacati «Msd Italia ha recentemente annunciato la decisione di far uscire lo stabilimento di Pavia dal suo network aziendale entro il 31 dicembre 2014», si legge nella nota diffusa dall’azienda, che parla esplicitamente «dell’intento di trovare un acquirente che possa mantenere lo stabilimento in attività». «A tal proposito – si legge ancora nel comunicato diffuso dall’azienda – Msd Italia invita a presentare manifestazioni di interesse finalizzate all’acquisto dello stabilimento di Pavia».
Insomma, se gli acquirenti ci sono, che si facciano avanti. A quel punto i responsabili della multinazionale sono anche «a disposizione per organizzare visite al centro produttivo» di via Emilia 21. «Personalmente non ho gradito che in quel comunicato non si faccia nessun riferimento ai lavoratori, ma soltanto allo stabilimento – dice ancora il segretario della Femca Cisl –. Lunedì verificheremo a che punto è ufficialmente la situazione anche da questo punto di vista. Sappiamo che non è facile: per quanto mi riguarda il mio spirito è realista ma positivo».
@GabrieleConta
September 05, 2013