(regions.it) L’accordo che le Regioni hanno raggiunto sul patto della salute rappresenta ”un’enorme assunzione di responsabilità”. Lo ha spiegato il coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, Romano Colozzi.
”Non e’ mai successo – ha aggiunto Colozzi – che un livello istituzionale accentuasse la severità dei controlli sulla spesa pubblica come in questo caso. Se questa pratica fosse ampliata a tutti i livelli, sarebbe una vera rivoluzione copernicana. Non bisogna continuare a dire che l’aumento della spesa è colpa di un destino cinico e baro, ma si devono mettere in atto provvedimenti positivi di controllo della spesa”. Questo perché tra le Regioni ”si è registrato un grande senso di responsabilità e, per la prima volta, si sono individuate regole severe per il contenimento della spesa pubblica che dovrebbero essere attuate in tutti i settori della pubblica amministrazione, dai comuni ai ministeri”.
”C’è l’impegno ad aprire entro 30 giorni un tavolo tecnico-politico per affrontare il nodo degli 800 milioni per la farmaceutica”. Lo ha detto il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Molise, Michele Iorio.
Iorio ha ribadito che la cifra di 800 milioni ”nel Fondo c’è, è stanziata” ma il meccanismo di copertura previsto nel Patto, legato alla ricontrattazione dei prezzi dei farmaci con l’Aifa, non garantirebbe un’entrata di questa entità per le Regioni. Per questo le Regioni chiedono una proroga ”almeno di sei mesi” del meccanismo di sconto attualmente in vigore e che andrà in scadenza a fine anno.
Secondo Colozzi, "l’accordo sulla farmaceutica verrà raggiunto dal tavolo al massimo entro tre mesi – stima – perché è interesse dello Stato e delle Regioni farlo il prima possibile". Mentre il coordinatore degli assessori alla Sanità, Enrico Rossi, è preoccupato "Sono preoccupato – spiega – sulla possibilità che il tavolo raggiunga un rapido accordo, mentre per tutto il resto sono stati compiuti passi avanti. Se non vengono reinserite le regole sugli extra-sconti – aggiunge Rossi – si rischia di regalare un milione di euro per finanziare una rendita dell’industria farmaceutica che non è quella che investe sull’innovazione, pagando oltretutto i farmaci generici il 30% in più rispetto al resto d’Europa. Non vorrei – afferma Rossi – che interessi particolari abbiano prevalso su quelli generali".
"Il Governo – aggiunge Tommaso Fiore, assessore alla Sanità della Regione Puglia – è contrario al ripristino degli extra-sconti. Si tratta di 800 mln che, in questo modo, verrebbero sottratti alle Regioni e versate sul sistema delle farmacie" o piuttosto "destinate, con un provvedimento ad hoc in gennaio – ipotizza – a favore dello Stato, per motivi di cassa".
2010-2012. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha sottolineato come il Patto ha di fatto sancito la norma che il commissario sarà il presidente della Regi