Presentato il nuovo protocollo d’intesa 2012/2014 per un’integrazione e una maggiore efficienza del servizio fornito dai medici di base: potenziamento della collaborazione con gli ospedali e della rete delle Case della salute, staffetta h24 con le guardie mediche
Si fa presto a dire "medico di famiglia". Il vecchio "doc" è sempre più inserito, a Parma, in una rete assistenziale socio-sanitaria cucita addosso al cittadino. Lo dimostra il nuovo Accordo provinciale per il triennio 2012/2014 siglato nelle scorse settimane – e appena presentato – dall’Ausl di Parma e dai sindacati dei medici di Medicina generale Fimmg, Snami e Smi. Un protocollo che "migliora i precedenti accordi e cade in un momento legislativo nazionale molto importante" come dice Massimo Fabi direttore generale Ausl Parma nel corso di una conferenza stampa. Sono 298 i dottori interessati. L’obiettivo è l’integrazione e la compattezza del servizio medico generale, di prossimità. Innanzitutto con la realizzazione della disponibilità "h24" grazie alla collaborazione fra medico di famiglia e guardia medica: l’uno passerà le consegne all’altro, al termine della giornata lavorativa dell’uno – alle 20 – entra in scena l’altra fino alle 8 del mattino successivo.
Accanto alla figura del medico di famiglia restano attive, e anzi puntano ad un grosso potenziamento, le Case della salute: sono 9 quelle già attive sul territorio, entro il 2014 saranno 26. "Le Case della salute – come è stato spiegato nel corso delle conferenza stampa – rappresentano il contesto ottimale dove sono presenti le condizioni per realizzare il lavoro multidisciplinare e l’associazionismo tra medici".
Il "prendersi cura di", missione originaria e sempre validissima del ‘doc’, in base al nuovo accordo Ausl e sidnacati si materializza in una serie di obiettivi e servizi molto precisi. Tra questi figura l’associazionismo medico, appunto, da incrementare all’interno delle Case della salute. In questo modo i cittadini usufruiscono di una maggiore accessibilità mentre i medici hanno occasioni di crescita e scambio. Poi si punta all’assistenza specialistica ambulatoriale: "Si ribadisce cioè l’impegno del medico di famiglia di indicare in ogni richiesta di prestazione la classe di priorità, da urgente a urgente programmabile". Altro obiettivo è l’attenzione alla politica del farmaco e il conseguimento della appropriatezza prescrittiva, del comportamento cioè ottimale del dottore nella prescrizione di un medicinale (di quello generico, ad esempio, al posto di quelli più costosi). Oltre a questi trag