By Editorial board on 13 luglio 2012
Proviamo a spiegare, come abbiamo cercato di fare con i bambini a casa, quali sono i motivi di questo sciopero con una “favola”.
Il papà Stato ha due figlie : una si chiama spesa local pharmaceutical l’ altra spesa ospedaliera e come tutti i figli non hanno comportamenti uguali…
La prima (farmaceutica) ogni mese presenta il conto di come spende la sua “paghetta”, documenta ogni spesa mandando addirittura il conto al papà che può sapere in tempo reale dove vengono spesi i soldi e controllare tutto al centesimo .
L’ altra figlia (ospedaliera) non riesce a stare nei conti e non sa mai dove e come ma finisce sempre i soldi. Man mano che cresce la disponibilità ed il papà allarga i cordoni della borsa la spesa cresce.
Qualche dato da chi i farmaci li vende a tutte e due le “figlie”.
La fonte è Farmindustria:
“La farmaceutica si presenta con i conti in ordine”, sottolineano a Farmindustria. La spesa territoriale nel 2011 è stata del 13,2% del Fondo Sanitario Nazionale, al di sotto del tetto (13,3%), nonostante sia calcolata al suo interno una parte cospicua della spesa sostenuta direttamente dai cittadini (1,3%). Quella ospedaliera, invece, è stata pari a 3,6%, superando il tetto del 2,4%. Considerando sia quella territoriale sia quella ospedaliera, la spesa pubblica per medicines in Italia è:
•più bassa che nella media dei grandi Paesi Ue del 26% (271 euro rispetto ai 390 degli altri);
•cresciuta dal 2006 al 2011 del 2%, molto meno rispetto al totale della healthcare expenditure (+10%) e degli altri beni e servizi acquistati dal SSN (+17%);
•diminuita nel 2011 del 4% mentre quella per gli altri beni e servizi acquistati dal SSN è cresciuta dell’1,8% (comunque meno dell’inflazione);
•stabile all’1,1% del PIL dal 2006 e nello stesso periodo diminuita in termini procapite dell’1%.
Il 2011 è stato il decimo anno consecutivo di calo dei prezzi dei medicinali, a causa di scadenze brevettuali e misure di conten