LETTERS TO THE EDITOR.

Question: I hereby request information on the world of pharmaceutical companies and their continuous movement.

VG.

 

La domanda è molto generica o molto ampia per poter dare una risposta esauriente ed in poche righe. Si tenga presente che in Italia operano, secondo Farmindustria, 318 aziende farmaceutiche. Fra queste ci sono le grandi multinazionali, le italiane che hanno anche sbocchi internazionali, le piccole, quelle che producono farmaci branded e quelle che producono solo generici. Ognuna di esse ha i suoi obiettivi che possono essere diversi dalle altre.

Tentando di generalizzare, da osservatore e secondo il mio personale parere, posso dire cha dal 2007 la politica industriale delle aziende farmaceutiche è cambiata. Le cause possono essere locali ed internazionali o entrambe. Il mercato nei Paesi occidentali si è ridotto, i vari governi adottano sempre più spesso provvedimenti restrittivi sulle prescrizioni dei farmaci. L’introduzione dei generici ha cambiato poi la filosofia di fondo di fare industria. Sono cambiati poi i decisori ultimi della prescrizione, sempre meno i medici di base, sempre più i farmacisti e gli specialisti, le AUSL.

Ciò ha determinato una rifocalizzazione degli obiettivi delle aziende farmaceutiche verso prodotti biotecnologici ed ospedalieri che, a parte la ricerca, richiedono meno costi fissi (ISF) e più alti profitti. I prodotti per la medicina di base vengono ritenuti poco remunerativi. La ricerca di un prodotto nuovo richiede un investimento che può anche arrivare ad un miliardo di dollari. Un capitale da immobilizzare per lungo tempo senza sapere se mai potrà dare una redditiv

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