Medical cannabis: stuck between prejudice, bureaucracy and the interests of pharmaceutical companies
Lecce Sette – venerdì 26 ottobre 2018
Gli studi confermano l’efficacia anche come antitumorale, oltre che nella terapia del dolore e per una serie di patologie.
There are about 30,000 studies on cannabis: science tells us that it is very effective in pain therapy and for treating a whole series of pathologies, where other drugs often fail to have the same effectiveness. Yesterday, in Casarano, in the municipal Auditorium, "therapeutic cannabis" and the "state of the art in 2018 for access to therapy" were discussed, with expert guests in the field, such as Dr. Felice Spaccavento, who deals of anesthesia, resuscitation and
Anti-inflammatory and anticancer effects
Cannabis seems to have anti-inflammatory effects, as neurologist Giovanni Caggia explained in another conference we talked about. A study by researchers from China Second Military Medical University has confirmed the anti-inflammatory abilities of cannabis. Published in the journal Rheumatology, the research explains how cannabis can have therapeutic effects on joint inflammation. But today it is known that the substance released by this plant can even cure inflammation of the intestine. Now the oncological effects are being studied. “Cannabis therapy, according to recent studies, could have anticancer effects – explains Dr. Felice Spaccavento – There are some studies on brain tumors, leukemia, lung, colon and skin cancer. There are a number of works demonstrating how cannabis inhibits tumor invasion, metastasis and increases the programmed death of tumor cells. Then, the important role of cannabis as an anticancer is studied. On some brain tumors cannabis has an analgesic role, but also an appetite role (cancer patients eat more with therapeutic cannabis), a bronchodilator and muscle relaxant role”. From a pharmacological point of view, the most important principles of cannabis are the following: THC or Delta9 Tetrahydrocannabinol (analgesic, antioxidant, anti-inflammatory, antiemetic, muscle relaxant, antipruritic, bronchodilator); CBD or Cannabidiol (anxiolytic, antipsychotic, analgesic, anti-inflammatory, antioxidant, antispasmodic, anticonvulsant, cytotoxic); CBC or Cannabichromene (anti-inflammatory, analgesic, antifungal, antibiotic, antidepressant); CBG or Cannabigerol (anti-inflammatory, analgesic, antifungal, antibiotic); CBN or Cannabinol (sedative, antibiotic, anticonvulsant, anti-inflammatory).
The great battle of Lucia Spiri, who with the association "Lapiantiamo" helps patients to be treated with cannabis
The Casarano meeting was also important for the direct testimony that Lucia Spiri, founder of the "Lapiantiamo" association, was able to offer, interviewed by professor Stefano Pennetta, moderator of the conference. TO
The discoveries of Professor Raphael Mechoulam: there are endogenous cannabinoids in our body
Il professor Raphael Mechoulam ha dato un grande contributo nello studio della cannabis: ha messo in evidenza che nel nostro corpo esistono dei cannabinoidi endogeni (anandamite, 2-AG- Arachidoglicerolo, Metaboliti lipidici-PEA) che si legano a dei recettori già predisposti nel nostro corpo a riceverli (eCB1- SNC; eCB2 immunomodulante; TRPV1; PPAR’s; GPR55). Dunque, nel corpo abbiamo dei cannabinoidi endogeni a cui possiamo unire i cannabinoidi esogeni, cioè la cannabis. “Siamo già predisposti a utilizzare questa sostanza. Trent’anni fa chi prescriveva morfina veniva visto male. Oggi si prescrive sulla ricetta bianca. La stessa battaglia si combatte per i cannabinoidi” – afferma il dottor Spaccavento, mentre spiega le scoperte del professor Mechoulam – Il cervello è impregnato di recettori di cannabinoidi”. La cannabis attraverso il surriscaldamento rende i suoi principi attivi terapeutici. La pianta di canapa è composta da circa 700 sostanze di cui 200 sono i cannabinoidi, poi esistono altre sostanze che sono i terpeni, che danno tutta una serie di effetti benefici e antinfiammatori. Queste sostanze hanno un effetto positivo “cumulativo”.
Cannabis, side effects
Non si registrano morti con la cannabis, mentre si registrano decessi perfino con gli effetti collaterali della Tachipirina, come spiega durante il convegno casaranese la dottoressa Paola Pennetta, direttrice della Farmacia Ospedaliera Asl di Foggia. Il cannabinolo è l’elemento che svolge la funzione di alterare la coscienza. Il professor Lester Grinspoon ha affermato che la cannabis è il farmaco meno tossico al mondo. “La legge prevede che la cannabis non debba essere un trattamento di prima scelta nel dolore: è previsto che si usi solo come seconda scelta – spiega la dottoressa Pennetta – Questa sostanza con la legge della Regione Puglia è gratuita in tutta una serie di casi. Chiunque può coltivare cannabis, ma con dei semi venduti da negozi autorizzati”. Gli effetti collaterali variano da soggetto a soggetto: dal mal di testa, spossamento, dipendenza e giramenti di testa. E’ chiaro che la terapia dev’essere controllata da un medico e rivista volta per volta.
The role of the pharmacist
Il ruolo del farmacista è importante. “La cannabis non è solubile in acqua, ma solo in olio. La preparazione non può essere lasciata nelle mani di un paziente – ha puntualizzato il dottor Vito Greco, farmacista preparatore della farmacia TUNDO – È compito del farmacista preparare e fare in modo che il paziente possa usare bene il prodotto.
The conclusions of Mario Conca, regional councilor M5S: "Difficult life for patients because cannabis is not convenient for pharmaceutical industries"
The adviser Mario Conca (M5S) concluded the round of speeches by explaining that too often patients find themselves struggling with bureaucracy, hesitant doctors and a whole series of difficulties partly due to prejudices, but also "because cannabis is not convenient for pharmaceutical industries". On paper there is a 2014 law and on the other there are the general practitioners who modify the prescriptions of specialists downwards. “Il vero effetto collaterale è che fa male alle casse delle case farmaceutiche” – ha spiegato il consigliere regionale Mario Conca. Ci sarebbero interessi economici dietro a questo freno tirato su una terapia che fino ad oggi ha dimostrato di dare solo vantaggi in tanti campi. “Una pianta non fa entrare i soldi di un prodotto chimico, di un farmaco, con tutto il mondo d’scientific informants that goes around" ha continuato il consigliere. “C’è ancora strada da fare per rendere la vita facile ai fruitori della cannabis terapeutica. La Regione Puglia vuole essere la prima anche questa volta: si punta a sburocratizzare questa terapia, rendendola facilmente fruibile, e avviando produzione, lavorazione e distribuzione regionale che segnerà la svolta. Speriamo di non dover aspettare troppo tempo”.
Gaetano Gorgoni
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