Proposal for the Naples Medical Association, signing informed consent to patients before each hospitalization
Un tema, quello delle infezioni nosocomiali, su cui Scotti fa un appello alle Istituzioni sanitarie che, in primo luogo, “devono impegnarsi al massimo contro questi eventi che pesano troppo soprattutto in termini di vite umane e sofferenze – dichiara il medico all’AdnKronos Salute – oltre a rappresentare un alto costo economico”.
L’invito alle Istituzioni è anche ad avere “massima attenzione alla trasparenza e all’informazione sull’argomento”. E il presidente dei medici napoletani fa una proposta provocatoria: “Facciamo firmare il informed consent sul rischio di infezione ospedaliera ad ogni ricovero”.
I superbatteri, dunque, sono un pericolo noto e frequente degli ospedali. “E’ ovvio che è necessario impegnarsi al massimo per ridurre queste eventualità, applicare tutte le procedure previste e vigilare perché le aziende potenzino i servizi di risk management, mantenendone l’indipendenza necessaria per un organismo di controllo. Detto questo, però, sappiamo che il rischio non può essere azzerato. E le cause legali potrebbero moltiplicarsi”, conclude Scotti.
Il numero uno dell’Ordine napoletano invita a una riflessione collettiva sulle denunce in sanità, di fronte a questo nuovo scenario. “Dobbiamo capire se in questo Paese esiste un interesse collettivo o vale solo quello individuale. I risarcimenti chiesti all’ospedale, infatti, tolgono risorse alla struttura, quindi alle cure di tutti, perché la ‘coperta’, oltre a essere corta, è una sola”.
Related news: Svizzera. I superbatteri causano 50mila vittime l’anno