Estimates suggest that drug spending in the Asian country will reach 185,000 million in 2018
Friday, May 22, 2015 – EL GLOBAL
In April 2014, the NDRC liberalized prices for some medicines, as well as snuff, port and rail fares, air travel and utilities. Experts have accused the Chinese authorities of distorting the market with its pricing policy and thus causing supply shortages for some essential medicines.
THE
A forecast that approaches what was recently published by the newspaper The Economist in a study on emerging markets, where in 2017 China aims to reach 160,000 million dollars (about 123,000 euros) on sales of medicines.
Five-year plan
I miglioramenti nei servizi di infrastruttura e sanitari attraverso l’attuazione del piano quinquennale (2011-2015), insieme con la riforma del settore ospedaliero, ha spiegato le revisioni al rialzo. Tuttavia, nel rapporto dell’IMS Health sembravano ci fossero restrizioni esistenti in
Inoltre, il consulente comprende anche l’aumento della sanità privata, con il 15 per cento in più degli ospedali del 2013. Nonostante Pechino abbia cercato di chiarire la notizia e ha sostenuto che la liberalizzazione vigilerà sempre che i prezzi si muovano in un quadro “ragionevole”. Così, se si verificano cambiamenti di prezzo ripide, l’organismo di regolamentazione del paese potrà ancora agire. Inoltre, essa rileva che ci saranno ancora restrizioni sui prezzi delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
Moody’s suggerisce che il più grande vantaggio sarà per l’industria nazionale farmaceutica del paese. “Le grandi riforme in corso saranno utili, soprattutto, per le grandi aziende farmaceutiche cinesi con una forte capacità di ricerca e sviluppo”. Anche se, tuttavia, indica la grande opportunità che questa iniziativa presenta per le aziende farmaceutiche a livello mondiale.