JANSSEN, LAYOUTS CONFIRMED

La multinazionale ribadisce in Regione l’esodo della produzione

Tutto come da copione ieri mattina in Regione Lazio all’incontro fra le parti sociali ed i vertici aziendali per la definizione della vertenza Janssen.
Di fatto – come rileva Luigi Ulgiati della Ugl – si è trattato di una ratifica di soluzioni già frutto di accordi individuali raggiunti dai 65 dipendenti del reparto Medical Device, le cui produzioni sono state trasferite in Irlanda dalla multinazionale del farmaco.
Il gruppo ha delineato un piano di esodo, al quale hanno aderito volontariamente 56 lavoratori (che saranno per questo incentivati). Altri 8 dipendenti in esubero saranno invece ricollocati in diversi reparti aziendali. Solo una lavoratrice non ha aderito all’"invito".
E le reiterate richieste sindacali di inserirla nel gruppo di coloro che saranno reinseriti in altri comparti si sono scontrate con l’assoluta intransigenza aziendale.
Al punto da generare lo strappo che ha portato due sigle, Ugl e Confail appunto, a non siglare l’accordo.
Una questione di principio ma non solo, spiega Ulgiati che definisce l’episodio «un grave precedente», un appiattimento sulle posizioni industriali, l’accettazione incondizionata di un percorso deciso unilateralmente dall’azienda. Insomma, tutto finisce come annunciato: Latina perde un reparto strategico, il Medical Device, e 56 lavoratori da un giorno all’altro si ritrovano espulsi dal mondo del lavoro. Restano le preoccupazioni – e non poche – sul futuro di un sito considerato fra i più solidi del formaceutico-pontino e più in generale sulla crisi irreversibile che sta attraversando tutto il comparto.
Il "Medical Device" – che strategie aziendali internazionali hanno portato a delocalizzare dall’Italia – rappresentava uno dei punti di forza dello stabilimento Janssen-Cilag S.p.A. di Latina considerato un centro di innovazione farmacologica e tecnologica di rilievo proprio in quanto unico polo produttivo nel mondo a poter soddisfare le esigenze in campo farmacologico di tutti i settori di J&J (Pharmaceutical, Consumer e Medical Devices & Diagnostics). Negli ultimi tre anni Janssen ha ridotto di quasi la metà la forza lavoro a Latina.
Un trend negativo pesante, comune a Recordati, Bristol, Pfizer, Gambro, Abbott, tanto per citare alcuni dei marchi prestigiosi che si sono identificati negli anni come spina dorsale del sistema industriale pontino ed oggi purtroppo interessati ad una fase di allarmante recessione internazionale che rischia di rappresentare il colpo mortale per l’economia latinense. 
Il Tempo del 03/09/2008 , articolo di Rita Calicchia  ed. Latina

af

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