Italy, industrial districts slow down exports, but pharmaceuticals shine

giovedì 21 giugno 2012 17:43

MILANO, 21 giugno (Reuters) – Nel primo trimestre i distretti industriali italiani hanno visto mediamente un forte rallentamento, con le esportazioni che sono cresciute solo dell’1,4% in media. Ma il quadro è molto eterogeneo e, se alcuni distretti hanno evidenziato un calo, altri invece si sono mossi in modo decisamente positivo.

Lo dice il 38° Monitor dei Distretti curato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo relativo a 143 distretti industriali che vede una prosecuzione del rallentamento anche nel secondo trimestre.

There are 56 districts in negative territory, recovering from a negative peak reached in the second quarter of 2009, when they were 133. The fourth quarter of 2010 was the best period with only 14 districts in negative territory.

Going into detail, there are negative signs in two key district sectors: consumer goods of the fashion system and mechanics, which recorded -0.2% and -1% respectively.

Sono invece i 20 poli tecnologici che hanno messo a segno una crescita dell’export del 10,9%, con in evidenza the pharmaceutical poles (+21.3%), dell’aeronautica (+12,4%) e del biomedicale (+11,8%).

Progressi significativi si rilevano poi anche in molti singoli settori della meccanica e del sistema moda, che pure mediamente segnano un calo. Tra questi spicca la metalmeccanica del Basso Mantovano, la meccanica strumentale di Varese, la food machinery di Parma, i ciclomotori di Bologna, la pelletteria e le calzature di Firenze, le calzature di Fermo, l’abbigliamento di Rimini, la pelletteria e le calzature di Arezzo, la pelletteria del Tolentino e l’abbigliamento di Napoli.

Inoltre, si sono mantenuti in territorio positivo tre tra i più importanti distretti del sistema casa, come le piastrelle di Sassuolo, il legno e arredo della Brianza e il mobile del Livenza e Quartier del Piave.

Quanto poi ai paesi verso cui sono stati esportati i prodotti, il vantaggio maggiore, +6,5%, si è visto per i paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina/Hong Kong), con Brasile e Russia che hanno fatto da traino.

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