A marzo le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19 determinano una forte flessione del fatturato e degli ordinativi dell’industria italiana.
Il calo di fatturato e ordinativi, su base tendenziale, ha raggiunto valori simili a quelli registrati nel momento più acuto della crisi del 2008-2009. Gli unici settori in crescita sono quelli dei beni alimentari e dei prodotti farmaceutici.
Anche gli ordinativi, in termini congiunturali, registrano una marcata riduzione, sia rispetto allo scorso mese (-26,5%), sia nella media del primo trimestre rispetto al quarto trimestre del 2019 (-9,5%).
La dinamica congiunturale del fatturato è molto più negativa per il mercato interno, per il quale si rileva una diminuzione del 27,9%; il mercato estero registra un calo meno accentuato, pari al 21,9%. Analogamente, la variazione congiunturale degli ordinativi riflette una contrazione delle commesse provenienti dal mercato interno (-29,9%) più marcata rispetto a quella registrata dalle commesse provenienti dall’estero (-21,4%).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a marzo si rilevano flessioni degli indici destagionalizzati del fatturato ampie e diffuse a tutti i settori: -20,1% per i beni intermedi, -20,8% per i beni di consumo, -32,0% l’energia e, infine, -36,2% i beni strumentali.
Con riferimento al comparto manufatturiero, l’industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante (+9,9%) , mentre il settore dei mezzi di trasporto mostra il calo maggiore (-45,7%).
In termini tendenziali l’indice grezzo degli orders diminuisce del 26,6%, con riduzioni su entrambi i mercati (-29,3% quello interno e -23,1% quello estero). L’unica variazione tendenziale positiva si registra nell’industria farmaceutica (+19,5%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria dei mezzi di trasporto (-55,4%).
Nel corso della fase di rilevazione statistica dei dati vi è stata una moderata riduzione del tasso di risposta delle imprese, conseguente all’emergenza sanitaria in corso. Le azioni messe in atto per fare fronte a queste perturbazioni nella fase di raccolta dei dati (si veda Nota metodologica, pag. 10) hanno consentito di elaborare e diffondere gli indici relativi al mese di marzo 2020.
Comunicato ISTAT 15 maggio 2020
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