La maggior parte dei 300 cardiologi sentiti dagli intervistatori ha piazzato gli informatori Pfizer al primo posto, soprattutto quanto a conoscenza della materia da trattare, l’elemento più importante secondo i medici. I professionisti del colosso americano si sono piazzati primi anche per sensibilità nel ‘rubare’ tempo agli operatori sanitari e per quantità di campioni di farmaco distribuiti durante le visite. L’unica categoria in cui Pfizer non è arrivata prima è quella del confronto con altri prodotti, campo in cui si sono distinti gli informatori di Schering-Plough. Merck si è piazzata dopo Pfizer in tutte le domande, passando dunque dal sesto posto del 2008 al secondo.
Barbara Di Chiara – PharmaKronos 2 febbraio 2010