Con una interrogazione presentata in Commissione Industria del Senato Adriana Poli Bortone, presidente di Io Sud, ha chiesto al ministro della Salute e al ministro del Lavoro di fare chiarezza "sui numerosi licenziamenti, a danno soprattutto degli informatori scientifici del farmaco", messi in opera dalle multinazionali farmaceutiche operanti su tutto il territorio nazionale. "Sono rimasta profondamente colpita – ha detto Adriana Poli Bortone – dal comportamento a dir poco spregiudicato, posto in essere in Italia, ma soprattutto nel nostro Mezzogiorno, da numerose case farmaceutiche estere". Infatti, "anche se i dati di mercato indicano un settore che, più di altri, ha saputo reggere alla crisi, la maggior parte delle case farmaceutiche – ha aggiunto in una nota la senatrice – ha fatto ricorso durante il 2009 all’utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dal Governo; a ciò va aggiunto che, molte di esse, hanno utilizzato il metodo della cessione di ramo d’azienda come strumento per licenziare, di fatto, lavoratori senza sottostare alle leggi del diritto del lavoro. Tramite la cessione di rami d’azienda numerosissime multinazionali farmaceutiche hanno così avuto la possibilità di ‘svenderé posti di lavoro ad aziende di comodo che, con puntuale precisione, hanno nei mesi successivi dichiarato il fallimento con conseguente licenziamento della propria forza lavoro". Un metodo, secondo la Poli Bortone, "per nulla sporadico, e a farne le spese sono stati soprattutto gli informatori scientifici del farmaco, con un licenziamento complessivo (dati forniti dalla Federazione degli Informatori Scientifici del Farmaco) di oltre 7.000 lavoratori".