"Un passo obbligato". Il presidente di Farmindustria Sergio Dompè definisce così la richiesta avanzata dalle Regioni di una proroga per il 2010 dello sconto sulla farmaceutica. Le Regioni non potevano fare altro, spiega oggi durante un incontro in Assolombarda a Milano, "dopo l’abbassamento del tetto di spesa che è stato stabilito dallo Stato". Con molto realismo, prosegue, "spero che tutto questo contribuisca a dimostrare lo spirito costruttivo delle industrie farmaceutiche", a carico delle quali è previsto un meccanismo di pay back in caso di sforamento dei tetti da parte delle Regioni, "e anche la volontà di partecipare ai sacrifici". É evidente, osserva, "che se si mettono questi sacrifici sulle spalle di chi è riuscito a risparmiare, invece di colpire chi ha speso di più, è difficile riuscire a giustificare alle imprese internazionali e a quelle italiane che stanno facendo sforzi di internazionalizzazione, altri provvedimenti punitivi nei confronti del comparto. Così infatti potrebbero venir letti". Secondo Dompè, è "inutile negare che abbiamo un problema di cattiva spesa e di spesa eccessiva da parte di alcune Regioni. E bisogna concentrarsi su chi spende di più e male, non di nuovo sull’industria farmaceutica".
Farmacista33 – 2 dicembre 2009 – Anno 5, Numero 207