Nel periodo compreso tra il 2008 e il 2013, inoltre, l’export farmaceutico è aumentato del 70% circa (contro una media Ue del 29%), incrementando progressivamente la quota del Belpaese sul mercato internazionale.
Nel 2014 le esportazioni farmaceutiche hanno registrato un + 6% su base annua contro una media del +2% degli altri settori.
Due le principali motivazioni che hanno consentito al settore di conseguire uno sviluppo cosi’ significativo: innanzi tutto, si legge nel rapporto, “l’Italia è stato uno dei principali paesi di riferimento per le grandi multinazionali per avviare e sviluppare importanti hub produttivi”, grazie anche alle competenze del nostro sistema. Inoltre le principali aziende farmaceutiche italiane si sono internazionalizzate, richiedendo volumi incrementali di produzione locale da destinare all’esportazione. Per cogliere ulteriori opportunità di sviluppo, prosegue l’analisi di Bain, il processo di internazionalizzazione dovrebbe proseguire coinvolgendo anche le aziende di minori dimensioni.
Inoltre l’Italia può svolgere un ruolo sempre più importante nei prodotti innovativi, come il biotech, il cui peso è cresciuto da circa il 15% sul totale valore della produzione nel 2008 a circa il 25% nel 2013.
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