L’industria farmaceutica italiana si piazza al primo posto nel mondo per crescita dell’export e al secondo in Europa, dopo la Germania, per produzione. Insomma, il settore finora ha retto bene alla crisi, ma iniziano a intravedersi segnali preoccupanti, per questo bisogna «fermare l’ideologia dei tagli. Per ogni riduzione del fondo sanitario di un miliardo di euro, infatti, noi, rappresentando il 15 per cento della spesa, ci rimettiamo 150 milioni, che significano posti di lavoro e investimenti in ricerca». A lanciare l’allarme è il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, durante la nuova tappa del tour “L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere”, organizzato da Farmindustria, che ha fatto tappa a Latina, ospitato dalla Janssen, dopo aver toccato Sesto Fiorentino, Bologna, Parma e Monza.
«Il settore attraversa una fase molto delicata», spiega il numero uno di Federfarma, «gli investitori stanno osservando il nostro contesto con molta attenzione per decidere se mantenere i propri investimenti, disinvestire, oppure in qualche caso investire sull’Italia. In questi anni le imprese del farmaco, pur tra molte criticità, hanno saputo mantenere una base industriale di prim’ordine, ma vivono ora una fase difficile. Le produzioni di valore del settore nel Paese e il suo futuro sono a rischio e molto dipenderà dalle scelte di politica industriale che saranno adottate nei prossimi mesi. Le aziende farmaceutiche sono pronte a fare la propria parte per essere ancora competitive. E’ necessario, però, che siano accompagnate da scelte forti e da politiche nuove. Per questo Farmindustria chiede stabilità delle regole, attenzione al valore industriale, riconoscimento dell’innovazione lungo tutto il ciclo di vita del prodotto (accesso, brevetto, marchio), tutti elementi a costo zero che possono farci vincere la sfida della competitività». E per quanto riguarda la minaccia di nuovi tagli alla sanità, a rassicurare è Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato, che si è dichiarata pronta, nell’eventualità, a «dare battaglia».
I numeri dell’industria farmaceutica
Nel corso dell’incontro, Farmindustria ha ricordato i numeri dell’industria farmaceutica e ha illustrato la ricetta necessaria a mantenere in salute il settore, gli italiani e l’economia del Paese. I medicinali in Italia sono al quarto posto (nel 1991 erano al 53esimo e nel 2001 al 12esimo) per valore esportato tra 119 settori, preceduti solo da quelli della meccanica. L’industria farmaceutica è, quindi, tra i settori su cui puntare per ripartire, evidenzia Farmind