The Ordinary Court of Bologna condemns Damor for anti-union behavior

The dismissal of the RSU informant is not justified

Background.

March 8 last year we reported the story in which the Damor Farmaceutici company a few months ago, without permettere un’intermediazione di tipo sindacale, aveva avviato unilateralmente un’operazione di riorganizzazione e di riduzione del personale degli Informatori Scientifici.

The first to pay the price were the ISF of Calabria as, in company evaluations, the number of informants in that region was two people in excess.

The first of the two was transferred to a northern region but the situation was resolved with an agreement which led to the resignation of his colleague. The second, who had worked in the company for 35 years, was fired on the spot on the grounds of "delay in fulfilling the obligation to deliver written requests for free drug samples (editor's note: unloading of samples)".

L’Informatore ha presentato ricorso al giudice del lavoro del Tribunale di Catanzaro per ingiusta causa del licenziamento con motivazione “violazione del principio di tempestività della contestazione e del diritto di difesa, per l’infondatezza dei fatti contestati e, comunque, per sproporzione tra violazione commessa e sanzione applicata”.

The judge upheld the appeal, forcing the company to reinstate the employee. The colleague was reinstated but transferred to a high northern region and is appealing again.

The union representative, PG, had been heard as a witness in defense of the ISF.

The Judgment of 12 June of the Labor Section of the Ordinary Court of Bologna nrg 879/2023

“La Damor – si legge nel testo della sentenza – ha contestato al lavoratore, RSU, di aver tenuto una condotta infondatamente e immotivatamente contraria agli interessi dell’impresa, nonché lesiva della sua immagine reputazionale, anche dinanzi all’Autorità Giudiziaria”

The dispute also concerns "having disseminated via the internet (in particular on two separate Web sites), e per ciò con il canale dotato della massima e immediata capacità divulgativa verso il pubblico, notizie false e denigratorie a nostro carico, tali da rappresentare capziosamente la Società come operatore dedito a gravi condotte illegittime, anche nelle forme di veri e propri abusi, sia nei rapporti con il personale che nelle relazioni industriali”.

Il sindacato è ricorso alla Sezione Lavoro del Tribunale Ordinario di Bologna denunciando “l’inconsistenza e la pretestuosità dei motivi di licenziamento, intimato per avere reso una testimonianza (fatto contestato dopo un anno averla resa a seguito di provvedimento favorevole al ricorrente T. emesso dal Giudice del lavoro) e, quanto al secondo addebito, non essendo attribuibili a P.G., né avendo la società resistente provato il contrario, le espressioni contenute negli articoli apparsi on line”.

“Ritenuta l’antisindacalità del comportamento, il sindacato ricorrente ha formulato le seguenti conclusioni:

1. DICHIARARE l’antisindacalità del comportamento denunciato, per i motivi esposti in ricorso e conseguentemente l’antisindacalità e/o la nullità e/o l’illegittimità del licenziamento per asserita giusta causa intimato con raccomandata del 27.3.2023, ricevuta in data 28.3.2023;

  1. ORDINARE alla società convenuta la cessazione del comportamento illegittimo disponendo l’immediata reintegrazione del sig P.G. nel suo posto di lavoro e corrispondendogli le retribuzioni perdute dal licenziamento alla reintegra, salvo e riservato ogni ulteriore e diverso diritto relativo alla sua posizione individuale;

“It is observed that by means of the aforesaid behaviors (and others, duly described in the appeal by the trade union) the defendant effectively put in place a corporate reorganization without any consultation and agreement with the trade union; thus proceeding with the reduction of the ISF employees from 88 to 67 (as of 31.5.2023) through layoffs and agreed resignations. The company then proceeded to recruit ISF commercial agents, as documented by the company itself and is not disputed (present as of 05.31.2023 in number of 26), to replace the ousted employees, thus realizing a clear reduction in the cost of labor".

“Ha estromesso dall’azienda P.G., unico R.S.U. degli ISF, con motivazioni riconducibili alla funzione sindacale svolta da G. in ambito aziendale. A P.G. è stato infatti contestato di avere condizionato, rendendo dichiarazioni non veritiere in sede testimoniale, la decisione del Tribunale di Catanzaro favorevole all’ISF T., e di avere fatto diffondere, su internet, notizie false e denigratorie sulla società, sempre con riferimento alla decisione del Tribunale di Catanzaro.

Ciò che si rileva è la circostanza che dal licenziamento derivi un pregiudizio all’esercizio di un diritto sindacale”

“Ebbene, – osserva il giudice – i comportamenti sopra trascritti culminati nella determinazione datoriale di estromettere l’unica R.S.U. degli I.S.F. a livello nazionale P. G., ha una evidente, indiretta valenza punitiva del sindacato ricorrente. Viene dichiarata, pertanto, l’antisindacalità dei predetti comportamenti. Per l’effetto, viene ordinato a Farmaceutici Damor s.p.a. la cessazione del comportamento illegittimo, consentendo al lavoratore di riprendere immediatamente lo svolgimento della propria attività lavorativa alle dipendenze di FARMACEUTICI DAMOR s.p.a.”

“Ritenuti strumenti idonei alla rimozione degli effetti dell’ accertato comportamento antisindacale tenuto” il Tribunale

  1. “DICHIARA l’antisindacalità del comportamento denunciato dal sindacato ricorrente;
  2. ORDERS the respondent company to cease the unlawful conduct allowing the PG worker to immediately resume his work activity as an employee of FARMACEUTICI DAMOR spa;
  3. DISPONE: l’affissione del presente decreto nelle bacheche aziendali per 20 giorni; la pubblicazione del dispositivo dell’emanando decreto sui quotidiani “Il Corriere della Sera” “Il Manifesto”, “Il Mattino” e “Il Sole24ore” in caratteri doppi del normale e in dimensioni non inferiori a 40 moduli, entro gg. 15 dalla pubblicazione del provvedimento, a spese della società convenuta.
  4. CONDANNA Farmaceutici Damor s.p.a. alla rifusione delle spese legali della presente fase processuale in favore del Sindacato ricorrente”

Bologna, 12.6.2023

The judge
Dr. Maria Luisa Pugliese


COROLLARY:

A completare il quadro di sconfitta su tutta la linea dell’azienda in causa, dobbiamo riportare l’esito di un’altra sentenza della settimana scorsa da parte del Tribunale del Lavoro di Napoli.

L’Informatore che era stato licenziato per “ritardo nell’adempimento dello scarico saggi” dopo il ricorso in giudizio doveva essere reintegrato, ma era stato trasferito dalla Calabria ad altra regione del nord.

Nuovo ricorso e, pochi giorni orsono, nuova sentenza che gli dà ragione e afferma l’illegittimità del trasferimento a Pordenone.

It is also emphasized:

– Il divieto di trasferire il lavoratore (ex art. 33, co 6, Legge 104/92) essendo il ricorrente invalido e portatore di handicap con connotazione di gravità.

– La violazione dei criteri di buona fede nella scelta della risorsa da traferire.

– La insussistenza delle ragioni tecniche organizzative e produttive (ex art. 2203).

– Il pericolo che un ritardo nel provvedimento pregiudichi la salute del lavoratore già gravemente compromessa.


TRADE UNION COMMUNICATE

FILCTEM CGIL BOLOGNA in collaboration with FILCTEM CGIL NAPLES WINS AN APPEAL FOR ANTI-UNION BEHAVIOR AGAINST THE PHARMACEUTICAL COMPANY DAMOR SPA

RESTORED THE RIGHT AND FREEDOM OF TRADE UNIONS IN THE PHARMACEUTICAL COMPANY DAMOR SPA

With a decree made pursuant to article 28 of the Workers' Statute, the Labor Court of Bologna, in the person of Judge Dr. Maria Luisa Pugliese, declared the anti-union nature of the conduct held by Farmaceutici Damor spa, which consisted in the disciplinary dismissal of the ' Rsu of pharmaceutical sales representatives (ISF), dott. Pietro Gualandi accused of having compromised the corporate image for having testified to protect a colleague (in turn unlawfully fired by the same company) and for having given notice to an ISF website of the provision of the court of Catanzaro which established his illegitimacy.

According to the Judge, the company's position is absolutely groundless and appears to be retaliatory against Filctem CGIL, trying in practice to annihilate the trade union activity carried out by ours in over 15 years and which consisted, above all in recent years, in an attempt to prevent the devaluation of the professionalism of the ISF transforming it from a specialist figure essential for the proper functioning of the health system into a seller/commercial of the drug!!!

He therefore condemned the pharmaceutical company Damor spa to the immediate reinstatement of the RSU dott. Pietro Gualandi, arranging the posting of the condemnation decree for 20 days on the company bulletin board and ordering that the dispositive part of the decree be published at the expense of Farmaceutici Damor spa, on the national pages of four newspapers

The Ficltem Cgil Bologna jointly with that of Naples, which was assisted in the appeal pursuant to art. 28 of the Workers' Statute by the lawyer Alberto Piccinini of the Bologna Court and the lawyer Pasquale Napolitano of the Naples Court, evaluates the Judge's provision very positively, deeming it unacceptable that a drug company such as Farmaceutici Damor spa, which emerges in the national television mastheads as a respectful and socially relevant company in a complex territory such as the Neapolitan one, which can adopt incorrect and anti-union practices in the management of relations with labor representatives.

WE WILL CONTINUE TO PREVENT THESE FORMS OF CULTURAL DRIFT IN ALL COMPANIES

for FILCTEM CGIL BOLOGNA Stefania Pisani 3497067020
for FILCTEM CGIL NAPLES Enzo De Caro 3293813885

 


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