Grave attacco hacker: violati 500mila account Pec, colpiti 3mila soggetti
Lʼintelligence italiana: “La situazione è sotto controllo, ma vanno prese al più presto misure adeguate per innalzare le difese cyber”
Un attacco “allarmante”, “grave”, che ha avuto “ricadute importanti”. Il più significativo lanciato quest’anno contro l’Italia. Colpiti circa 3mila soggetti tra pubblico e privato, oltre 30mila domini e circa 500mila caselle postali (98mila delle quali di appartenenti alla Pubblica
Il bersaglio degli hacker – sui quali indaga la polizia postale – sarebbe stato un fornitore dei servizi di Posta elettronica certificata (Pec) Telecom di Pomezia (Roma). Il 12 l’azienda se ne è accorta ed ha bloccato il servizio in via precauzionale. Il giorno dopo l’incidente è stato notificato al Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, che l’ha segnalato al Nucleo per la sicurezza cibernetica, istituito presso il Dis.
Il 14 novembre, data la rilevanza dell’episodio, è stato informato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha convocato una riunione tecnica, svoltasi al Dis, del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr) per un approfondimento. Al termine della riunione, fatto inconsueto per l’intelligence, Baldoni ha tenuto una conferenza stampa da un lato per rassicurare sulle operazioni di contenimento adottate: “la situazione è sotto controllo, il ripristino della funzionalità è tuttora in atto. (TG COM24 – 20 novrmbre 2018)