Loredano Days
Con i medici va sottoscritto un patto che miri a riprendere il governo della spesa farmaceutica, senza il quale si rischia di andare al collasso dell’intero sistema. L’auspicio è di Loredano Giorni, dirigente del settore farmaceutico della Toscana, componente del Comitato prezzi dell’Aifa ma soprattutto eminenza grigia del tavolo Governo-Regioni che da gennaio, come prevede il Patto di stabilità, tiene sott’occhio la spesa per farmaci di territorio e ospedale. Con la Manovra di fine luglio in vigore, Doctornews è andato a bussare alla sua porta per chiedergli un parere sui provvedimenti impartiti dal testo e sul loro impatto economico.
Let's start with the Maneuver: the final judgment after the changes to the decree given by the conversion law?
«Così com’è il testo è deludente. Il tavolo sulla spesa aveva definito un pacchetto di interventi che partiva da tre constatazioni: primo, in Italia il prezzo dei farmaci innovativi è inferiore al resto d’Europa; secondo, sempre in Italia il prezzo degli off patent è maggiore al resto d’Europa; terzo, sul prezzo finale dei farmaci pagati dal Ssn pesa un costo della distribuzione (grossisti e farmacie, ndr) più elevato rispetto agli altri paesi. Nella legge di conversione quegli interventi sono stati annacquati, affievoliti».
Intanto però, appellandosi a quei provvedimenti la Manovra vi taglia 600 milioni dal finanziamento 2011. C’è il rischio che i conti non torneranno?
«A me spaventa di più la crescita strutturale della spesa farmaceutica. La territoriale cresce in media di uno-due punti percentuali all’anno, quella ospedaliera oltre il 6-7%. Per quest’ultima sappiamo già che quest’anno il tetto verrà sfondato di oltre due punti percentuali. È urgente stipulare con i prescrittori un patto che consenta di governare questa crescita, altrimenti il sistema salta».
A pact of what kind?
«L’Aifa ha pubblicato di recente un documento di benchmarking sulla prescrizione dei generici. In Toscana approveremo tra brevissimo (perhaps today for the reader, ed) una delibera che sui farmaci per l’ipertensione recepisce quelle soglie prescrittive e invita i medici a orientarsi verso gli off patent, grazie anche al sostegno di diverse società scientifiche della medicina. Nessun imperativo né sanzioni: auspichiamo soltanto scelte consapevoli e responsabili, nel comune interesse che il sistema tenga e continui a erogare assistenza di alto livello».
DoctorNews – 7 settembre 2010