Band C generics, patients don't know them

Molti medicinali sembrano essere introvabili, tra questi quelli che sono spesso utilizzati per il dolore neuropatico, per i disturbi legati all’ansia, gli antidepressants, gli antiepilettici, ma non solo, l’apprensione riguarda anche farmaci introvabili speso adoperati per la cura di malattie degenerative come il morbo di Parkinsons.

Among the most sought after medicines and practically unobtainable in most Italian pharmacies: Clexane, Cymbalta, Questran, Requip, Seroquel, Sinemet, Tegretol, Xeristar.

La causa? A quanto pare tutto sembra ricondurre al ‘parallel trade’. Il fenomeno sembra essersi diffuso a partire dal 2006 quando con il Legislative Decree 219/06 veniva abolita la norma che stabiliva il divieto di cumulo fra l’attività farmaceutica vera e propria e quella di grossista. Da quel momento sempre più farmacisti hanno iniziato a rastrellare dal mercato italiano i farmaci contingenti per rivenderli all’estero. L’Italia, come la Grecia, ha prezzi ex factory più bassi di tutta Europa, mentre la Germania e il Regno Unito hanno quelli più alti. Guadagni spesso elevatissimi per i farmacisti ma farmaci sempre più introvabili per i malati e questo solo perché, quasi incredibilmente in tempi di crisi, i medicinali in questione costano meno che all’estero.

“Il vantaggio per chi opera nel mercato parallelo è solamente economico e dettato dalla plusvalenza, visto che l’esportazione avverrà solo per quei farmaci che in Italia hanno un prezzo al pubblico/farmacia inferiore rispetto a quello di altri Paesi”.

Il risultato di tutto ciò è il contingentamento dei farmaci ovvero accesso limitato ad alcuni medicinali che, in molti casi, vengono elargiti in piccole quantità anche se la domanda è elevata.

Ciò rappresenta una grande sfida per l’Aifa, l’Istituto Superiore della Sanità e il Ministero della Salute che dovrebbero impegnarsi ad offrire al malato almeno la presenza sul mercato delle cure di cui necessita.

Purtroppo tutto ciò non può essere definito strettamente illegale, proprio a seguito del decreto legislativo sopracitato ma, togliere i farmaci ai malati per fornirli alle farmacie o rivenderli all’estero, può almeno essere definito eticamente scorretto?

July 6, 2013  

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