Premiare i medici la cui visita non termina con una prescrizione di medicinali a carico del Servizio sanitario. È la proposta lanciata nei giorni scorsi in Francia da un deputato dell’Ump (Unione per un movimento popolare, il partito del presidente Sarkozy) per contenere la spesa farmaceutica pubblica. Secondo il suo ideatore, docente in medicina e chirurgia a Montpellier, un dialogo particolarmente approfondito nel quadro di una visita medica più lunga dell’usuale può ridurre in modo significativo numero e costo delle prescrizioni. La proposta del deputato segue di pochi giorni il rapporto con cui la Corte dei conti francese aveva definito il sistema transalpino di ammissione alla rimborsabilità e definizione dei prezzi «inadeguatamente rigoroso e poco trasparente». I giudici contabili, inoltre, avevano ritenuto insufficienti i risultati raggiunti fin qui dalla Francia in tema di generici, il cui tasso di penetrazione (il 20% in volumi) «resta ancora inferiore di tre volte rispetto ai vicini tedeschi e inglesi». Secondo la Corte, incide su tali difficoltà la mancata estensione della Tfr (Tarif forfaitaire de responsabilité, un meccanismo paragonabile al prezzo di rimborso minimo italiano), tanto che per i magistrati la strada da percorrere dovrebbe quella di istituire prezzi unici per tutti i principi attivi, generici, equivalenti terapeutici, farmaci-copia e i cosiddetti "contro-generici", medicinali molto vicini a quelli scaduti di brevetto che le aziende mettono in commercio per contrastare gli equivalenti.
DoctorNews – 20 settembre 2011