Francia, passa la norma antisprechi, alcuni farmaci dal 2022 in confezione monodose
Roma, 16 dicembre – Alla fine, il Parlamento francese ha detto sì: diventa legge la dispensazione dei farmaci in confezione monodose, prevista da un emendamento alla legge anti-sprechi approvata dall’Assemblea nazionale il 13 dicembre, presentato dalla deputata del dipartimento della Loira Nathalie Sarles (in the picture), e altri membri di La Republique en Marche, il partito di Macron.
Proprio un impegno assunto personalmente dal presidente della Repubblica durante la campagna presidenziale, del resto, è all’origine della misura. macron aveva infatti evidenziato come organismi e istituti qualificati stimassero che un francese spreca 1,5 kg all’anno di farmaci all’anno, relegandone uno su due circa nel fondo degli armadietti medicinali.
La norma “antigaspi” entrerà in vigore il 1° gennaio 2022, lasciando dunque una finestra di tempo abbastanza ampia (due anni) per la stesura dei relativi decreti attuativi, che dovrà essere condotta previa consultazione di tutte le parti interessate, a partire dagli operatori sanitari, farmacisti in testa, tra i primi a esprimere preoccupazione per la misura. Il ricorso alle confezioni unitarie sarà in ogni limitato ai soli farmaci la cui forma farmaceutica consente di effettuarlo agevolmente.
A preoccupare i farmacisti sono gli aspetti connessi alla tracciabilità dei farmaci e la sicurezza dei pazienti.
Più pragmatica la posizione della Fspf, la Federazione dei sindacati farmaceutici di Francia, che esce dalla logica del muro contro muro e prende atto della decisione dell’Assemblea nazionale di limitare la norma relativa ai farmaci a pochi trattamenti. Ma, rileva la Fspf, dispensare i farmaci “sconfezionandoli” e approntando la consegna al paziente nel numero di dosi prescritte dal medico è un’attività professionale che non può essere attuata senza il supporto di un corrispettivo economico. “
“Ad oggi, non è prevista alcuna remunerazione per il farmacista” dichiara al riguardo il presidente dell’Fspf Philippe Besset. “Tuttavia, nessun farmacista può impegnarsi nell’erogazione presso l’unità senza un compenso”.