Deficit-sanità, 9 miliardi e l’ombra dei commissari – Nuove risorse a Sicilia, Molise, Lazio e Campania LE CONDIZIONI Il prestito per il rientro dal disavanzo dovrà essere restituito in 30 anni – Intervento «ad acta» per chi non rispetta il piano previsto ASSISTENZA FARMACEUTICA L’onere a carico del Ssn non potrà superare il 14,4% sul totale della spesa (2% per gli ospedali). Per le industrie previsto un budget annuale
Il Governo usa il bastone e la carota con le Regioni che hanno i conti sanitari in rosso: riceveranno un maxi prestito dallo Stato fino a 9,1 miliardi da restituire al massimo in 30 anni, ma se i piani di risanamento si rivelano fuori regola rischieranno anche prestissimo l’arrivo di commissari ad acta governativi. La Finanziaria 2008 concede al Ssn la dotazione record di 100,6 miliardi (+3,5 miliardi sul 2007) e riserva un considerevole aumento di 3 miliardi per gli investimenti nell’edilizia sanitaria. E da subito, col decreto legge varato ieri, mette in cantiere la riforma della farmaceutica: tetto di spesa al 14,4%, budget annuali per le aziende, ripiano degli sfondamenti pagato totalmente da industrie, farmacisti e grossisti, senza più taglio dei prezzi.Sventata l’ipotesi di nuovi ticket, la Sanità si conferma al centro degli interventi di finanza pubblica anche in chiave di governance complessiva del Ssn. Anche perché il ministro della Salute, Livia Turco, ha incassato ieri una promessa: il suo Ddl di «ammodernamento» del Ssn verrà "collegato" alla manovra. Sarà una riforma di vasta portata: dai meccanismi di assunzione e incarico dei dirigenti ispirati alla (promessa) massima trasparenza fino all’organizzazione delle strutture e alla creazione di un sistema di valutazione nazionale di qualità di strutture e servizi. Ma tra le misure collegate alla manovra ci sarà un altro tassello decisivo: la delega, messa a punto con Paul Ferrero (Solidarietà sociale), per la creazione del Fondo per la non autosufficienza, che sarà ispirato all’Isee con la compartecipazione per i redditi più alti (da definire).
Regioni in «rosso» sotto tutela
Col decreto legge si annuncia l’arrivo pressoché immediato dei commissari ad acta per cinque Regioni con i conti in rosso nel 2005 se dai tavoli col Governo emerge il mancato rispetto dei piani di rientro dal deficit e di risanamento finanziario e organizzativo. Una soluzione, questa, che rischia di essere di essere vicina soprattutto nel Lazio, dove si profila per il 2007 un mancato risparmio intorno ai 300 milioni. Ma per Lazio, Campania, Sicilia e Molise (non per l’Abruzzo) il Ddl della Finanziaria, come previsto dagli accordi, apre contemporaneamente le porte a un prestito fino a 9,1 miliardi, da restituire al massimo in 30 anni, per l’estinzione dei debiti a suo tempo contratti sui mercati finanziari.
Drugs, you change
La riforma è anticipata per decreto. Il tetto di spesa della farmaceutica territoriale passa dal 13 al 14,4%, ma al lordo dei ticket e della distribuzione diretta di Asl e ospedali. L’eventuale sfondamento sarà pagato da industrie, farmacie e grossisti, per la propria quota-parte: non più taglio dei prezzi, insomma, ma pay back diretto e totale. Ogni industria avrà un budget annuale e, in sostanza, un limite di spesa Ssn calcolato da una contrattazione sul complesso dei prodotti che detiene in portafogli lo sfondamento sarà rimborsato, di conseguenza, su