PHARMACISTS READY TO CHALLENGE SUPERMARKETS

«I negozi nella grande distribuzione non potranno fornire gli stessi servizi»

«SIAMO pronti a sfidare la concorrenza, su qualità e servizi. Per quante parafarmacie e corner potranno nascere nei prossimi mesi, noi saremo all’altezza della sfida». Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia spiega la strategia del settore, di fronte alla prospettiva di nuovi punti vendita nei supermercati. «Continueremo a essere propositivi nell’ottica di fornire un servizio migliore, sicuri dei nostri punti di forza: il servizio notturno, la consegna gratis agli anziani, i numeri verdi, la consulenza esperta».
In collaborazione con Regione Lombardia, le farmacie lombarde hanno già completato l’informatizzazione e il collegamento in rete. «Questo ci permetterà il controllo in tempo reale della distribuzione dei farmaci e dei presidi», spiega poi. Inoltre saranno valide in tutta la regione le prescrizioni per i pazienti cronici degli ausili necessari per tenere sotto controllo la malattia. «Una novità che potrà consentire oltretutto la massima mobilità ai lombardi».
A Milano già 100 farmacie in fase sperimentale sono state poi coinvolte nel Cup (Centro unico prenotazione), per permettere ai cittadini la prenotazione di visite ed esami, evitando code agli sportelli. Al momento sono collegate con 4 ospedali, per 10 prime visite. C’è poi in discussione in Consiglio Regionale la proposta di legge che prevede un orario di apertura fino a 54 ore settimanali, ripartite su 6 giorni, senza vincoli, per stilare l’orario sulla base delle esigenze di ogni zona. Sarà possibile aprire 5 festività l’anno, e le ferie saranno facoltative.
MA NON È TUTTO. «Quasi la metà delle farmacie di Milano e provincia già offrono i servizi di analisi che il ministro della Salute, Livia Turco, ha inserito come proposta per l’ammodernamento del sistema sanitario». In città 208 farmacie offrono autoanalisi (il 49% del totale), in provincia 184 (il 32%), con strumenti molto avanzati. Numeri però in rapido aumento. «Nel 2008 porteremo avanti tutti questi progetti – assicura la responsabile di Federfarma – e speriamo di poter presto stare aperti più a lungo».
A preoccupare i farmacisti, c’è soprattutto l’idea di far uscire dalle farmacie i medicinali di fascia C con ricetta. «Fra questi ci sono stupefacenti, iniettabili, psicofarmaci: prodotti pericolosi se assunti fuori controllo». Ma si teme anche per il futuro. «Se le farmacie si impoveriscono – dice – i servizi in più saranno a rischio, come la capillarità, il servizio notturno. Il pericolo è scardinare il sistema».
In Lombardia oggi operano 2.536 farmacie: con il pacchetto di proposte Federfarma se ne aggiungerebbero circa 310. Altre 59 sono già state aperte o in via di apertura. I corner e le parafarmacie nel 2007 sono 153, di cui 46 punti vendita all’interno degli ipermercati. Solo in Provincia di Milano operano 994 farmacie (423 in città), e con il pacchetto Federfarma dovrebbero aprirne altre 115. Mentre nel 2007 sono state 47 le parafarmacie che hanno chiesto l’autorizzazione all’apertura in Provincia di Milano. Di ENRICO FOVANNA  -Il Giorno del 11/12/2007  ed. MILANO  p. VII  

 

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