Eravamo stati facili profeti. Nessuna certezza sui farmaci generici. Nessuna. Né per quanto riguarda la quantità “reale” del principio attivo, né per quanto riguarda la purezza degli eccipienti.
Dopo un paio d’anni, s’è mosso Guariniello. Il solito Guariniello, bravo ad aprire fascicoli e molto meno bravo a chiuderli.
Stavolta, però, ha fatto una cosa giusta. Vuole verificare che i generici o prodotti siano farmaci veri e non placebo o prodotti di fantasia. E’ facile guadagnare con il farmaco generico. Come? Copiando (si copiando) le sperimentazioni cliniche. Come? Riducendo la quantità di principio attivo. Come? Evitando i controlli dell’AIFA (agenzia del farmaco). Secondo Guariniello, ci sono state frodi, nei farmaci generici. Già. E’ facile abbassare i prezzi, se la qualità scade o non è garantita. E’ facile lucrare sul farmaco generico, se i controlli di qualità mancano o vengono di rado. L’AIFA si è battuta per la diffusione dei generici, nella speranza di ridurre la spesa farmaceutica. A distanza di due anni la stessa AIFA sembra temere le frodi sul farmaco generico. Quello stesso farmaco generico che (con pochi controlli…) troveremo da settembre nelle cooperative, assieme ai prodotti di bellezza. Per risparmiare, si chiude un occhio sulla qualità… E nessun paziente saprà mai (fino alla conclusione di una lunga inchiesta) se il generico allopurinolo conterrà o meno allopurinolo e se quella compressa generica conterrà o meno proprio 300 mg. di principio attivo o 200 mg. di principio mescolato a 100 mg. di “porcherie” (eccepienti).
E le vitamine? E gli antipertensivi? E i diuretici? E gli antibiotici? E….e….e… Così va, oggi, l’Italia. L’indulto a tutti, anche ai ladri, agli assassini, ai terroristi. L’indulto a tutti, anche a chi – per anni – ha speculato sui denari della gente: da Cagnotti a Tanzi, alle banche. L’indulto a tutti, anche a chi – per anni – ha speculato sulla salute della gente. Producendo e vendendo farmaci fasulli a tanti ignari, malati.
Compliments!
Dopo un paio d’anni, s’è mosso Guariniello. Il solito Guariniello, bravo ad aprire fascicoli e molto meno bravo a chiuderli.
Stavolta, però, ha fatto una cosa giusta. Vuole verificare che i generici o prodotti siano farmaci veri e non placebo o prodotti di fantasia. E’ facile guadagnare con il farmaco generico. Come? Copiando (si copiando) le sperimentazioni cliniche. Come? Riducendo la quantità di principio attivo. Come? Evitando i controlli dell’AIFA (agenzia del farmaco). Secondo Guariniello, ci sono state frodi, nei farmaci generici. Già. E’ facile abbassare i prezzi, se la qualità scade o non è garantita. E’ facile lucrare sul farmaco generico, se i controlli di qualità mancano o vengono di rado. L’AIFA si è battuta per la diffusione dei generici, nella speranza di ridurre la spesa farmaceutica. A distanza di due anni la stessa AIFA sembra temere le frodi sul farmaco generico. Quello stesso farmaco generico che (con pochi controlli…) troveremo da settembre nelle cooperative, assieme ai prodotti di bellezza. Per risparmiare, si chiude un occhio sulla qualità… E nessun paziente saprà mai (fino alla conclusione di una lunga inchiesta) se il generico allopurinolo conterrà o meno allopurinolo e se quella compressa generica conterrà o meno proprio 300 mg. di principio attivo o 200 mg. di principio mescolato a 100 mg. di “porcherie” (eccepienti).
E le vitamine? E gli antipertensivi? E i diuretici? E gli antibiotici? E….e….e… Così va, oggi, l’Italia. L’indulto a tutti, anche ai ladri, agli assassini, ai terroristi. L’indulto a tutti, anche a chi – per anni – ha speculato sui denari della gente: da Cagnotti a Tanzi, alle banche. L’indulto a tutti, anche a chi – per anni – ha speculato sulla salute della gente. Producendo e vendendo farmaci fasulli a tanti ignari, malati.
Compliments!