Dopo l’ennesimo episodio di corruzione o comparaggio, che ha visto protagonisti a Parma dirigenti di imprese farmaceutiche (ma nessun ISF !) e alcuni medici,anche di fama nazionale, il presidente di Farmindustria dott Scaccabarozzi ha preso le distanze da questo episodio criminoso, con una disamina che seppur condivisibile nei contenuti, purtroppo spesso non è realmente attuata per una serie di ragioni…
In the meantime, let's see what Scaccabarozzi thought:
Nothing to complain about as I said in terms of form, but in substance it is exactly like this, or is the utterance of the president of Farmindustria seasoned as always with large doses of healthy hypocrisy?
A mio avviso l’ipocrisia, caro dottor Scaccabarozzi, la fa ancora una volta da padrone, perché è vero che le aziende in osservanza della legge 231/01 si sono dotate di policy e di un sistema sanzionatorio che le rende perfettamente “complianti”, ma nei fatti hanno sviluppato un’organizzazione e alcuni sistemi che spesso inducono alcuni dipendenti alla inosservanza delle stesse.
And I'm not referring specifically to the events in Parma, where the criminals were not the SFIs, but the executives, towards whom the companies in any case often have, beyond the facade declarations, a more guaranteeing behavior, unlike when the SFIs are the offenders who are always fired on the spot, but to those situations in which the criminals are
Nessuna giustificazione ben inteso verso i comportamenti criminosi, ma è bene sottolineare che spesso questi sono indotti da chi a capo dell’azienda pretende di utilizzare in forma commerciale gli ISF, fissandone obiettivi di vendita spesso iperbolici (sfidanti come si usa dire in ambito farmaceutico), distorcendone quindi palesemente quella che è la funzione del ruolo etico e socialmente utile a cui l’ISF è preposto, altrimenti rimaniamo nel campo dei bla bla bla che lasciano il tempo che trovano….
Quindi, caro Scaccabarozzi, se le aziende vorranno contribuire in maniera positiva alla crescita morale del settore dovranno veramente considerare gli ISF secondo quanto previsto dalla legge sull’informazione scientifica, e istruire in maniera adeguata coloro che sono addetti alla coordinazione degli informatori stessi sul territorio.
In assenza di ciò episodi di comparaggio saranno costantemente possibili, indipendentemente dalle policy e dalle sanzioni previste…..
Inoltre le do un suggerimento, giusto chiedere i danni e costituirsi parte civile nei confronti dei malviventi, ma eventuali risarcimenti, anche in forma di denaro, vengano restituiti ai danneggiati, che in questo caso ,come in altri, sono i pazienti e non le aziende farmaceutiche….
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