«Voglio ringraziare Mario Melazzini, presidente di Arisla (Associazione italiana per la ricerca sulla sla), perché mi ha nominato per fare questa cosa – ha detto Scaccabarozzi prima di ricevere la secchiata d’acqua – che faccio con grande voglia, per dare un segnale a tutti quelli che ogni giorno si impegnano nella ricerca, e di ricerca ne facciamo tanta, per migliorare la vita delle persone, in modo particolare dei malati di Sla».
Il presidente di Farmindustria ha inoltre promesso una donazione e un concerto per raccogliere fondi. «Perché le aziende del farmaco sono serie, responsabili e quando c’è da
A sua volta Scaccabarozzi ha nominato altre due persone per l’Ice bucket challenge. «Nomino Luca Pani perché è il direttore dell’agenzia regolatoria italiana e ha la grande responsabilità di rendere disponibili i farmaci per tutti i malati italiani, ma anche perché è un emerito scienziato nel campo delle nuroscienze. Lui è un personaggio importante ma c’è anche chi lavora lontano dai riflettori, come il mio amico Maurizio Viri, neuropsichiatra infantile che fa tante cose per i bambini».
3 settembre 2014 . The sun24 HOURS
https://www.youtube.com/watch?v=xlqugboJbmw
Sla. Dirindin (PD): “Secchiate d’acqua non sostituiscano responsabilità politica”
La capogruppo PD in Commissione Sanità del Senato ha sottolineato come le politiche del governo Berlusconi e dei governi successivi abbiano drasticamente ridotto la spesa sociale e tagliato anche quella sanitaria. “E’ quindi importante continuare a battersi, nella Legge di Stabilità, affinché le risorse siano adeguate e i cittadini possano sentirsi tutelati”.
04 SET – “Quelle secchiate d’acqua esibite sono l’immagine plastica di una battaglia persa, non certo di una sveglia. La raccolta di fondi è importante, ma non può venire prima della responsabilità della politica”. Lo ha affermato la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo PD in commissione Sanità del Senato.
“Dal 2008 – ha proseguito la senatrice – le politiche del governo Berlusconi e dei governi successivi hanno drasticamente ridotto la spesa sociale e tagliato anche quella sanitaria. Per questo sono stati duramente colpiti quei settori dell’assistenza che richiedono una forte integrazione tra cura della persona e supporto alla famiglia, che si prolungano nel tempo e che si svolgono preferibilmente a domicilio. L’area di questi bisogni è in continua crescita e abbraccia tutte le età con una vasta gamma di patologie”.
“La Sla è certamente una delle più dolorose e invalidanti – ha concluso Dirindin – ma molte altre producono la perdita dell’autonomia personale e richiedono un intenso e duraturo impegno assistenziale. E’ quindi importante continuare a battersi, e lo faremo anche nella Legge di Stabilità, affinché le risorse siano adeguate, i soldi siano spesi bene, le attività siano erogate e i cittadini possano sentirsi tutelati”.