Nulla di fatto nell’incontro imprese-sindacati, non si apre il negoziato per il rinnovo del settore chimico-farmaceutico. Filctem, Femca e Uiltec: “E’ mancato il coraggio, l’autonomia che ha sempre contraddistinto le relazioni industriali nel settore”
Nulla di fatto, un’occasione persa. “E’ mancato il coraggio – sostengono Emilio Miceli, Sergio Gigli, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil – , è mancata quell’autonomia che ha da sempre contraddistinto le relazioni industriali nel sistema chimico-farmaceutico che ha permesso uno sviluppo di modelli di relazione in grado di valorizzare il lavoro e l’impresa”.
“In questo senso si è aperta – aggiungono – una fase nuova, piena di incognite, che rischia di fare arretrare e non progredire le basi su cui si regge il contratto nazionale. E’ stato, questo, un atto che denota mancanza di prospettiva e di lungimiranza destinato ad inasprire i rapporti non solo centrali ma soprattutto a livello delle imprese”. “ In questi anni – ricordano Miceli, Gigli e Pirani – abbiamo governato vertenze delicate ed importanti e condiviso processi di riorganizzazione che hanno permesso, in una congiuntura difficile, di attenuare i colpi della crisi garantendo l’occupazione e la competitività”.
“Tutti motivi questi – concludono i leader dei chimici – che ci inducono a una riflessione preoccupata poichè non sarà facile ricostruire quelle relazioni che hanno dato i risultati positivi che sono stati raggiunti e che rischiano di essere compromesse”.
Filctem, Femca, Uiltec – di fronte a questo quadro – hanno deciso di convocare per il prossimo 2 febbraio a Roma gli esecutivi unitari al fine di definire il percorso contrattuale, a cominciare dalla individuazione dei contenuti della piattaforma.