Quando si tratta degli informatori scientifici del farmaco è sufficiente prendere i quattro lavoratori che all’interno di una specifica area geografica di loro competenza, hanno la perfomance economica peggiore, ovvero “fanno vendere meno farmaci alle case farmaceutiche”, ovvero sono molto poco convincenti nei confronti dei sanitari o delle farmacie, tanto da destare l’attenzione dell’azienda che licenzia i lavoratori in esame, in quanto, a volte “non si guadagnano lo stipendio che a fine mese portano a casa”. Nella maggiore parte dei casi quelle zone di lavoro vengono spartite tra i lavoratori confinanti, con un monito: se non vuoi fare la stessa fine datti da fare! E si perchè tra tre mesi andremo a vedere chi saranno i quattro peggiori ed il gioco è fatto! “Colpisci uno per educarne cento”. In altri casi l’area rimasta scoperta viene presidiata da una new entry, ma in quel caso il contratto sarà precario, a provvigione, da libero professionista, insomma pagato se porta risultati altrimenti via, cambio, sotto un altro!
But the question arises, is all this ethical? Is it formally correct? Do you respect the state law that regulates these figures who are so important for companies, as well as for the National Health Service and consequently for patient citizens?
The answer is no!
……………Nò perchè secondo la legge 219, un informatore scientifico non è un procacciatore di affari che deve essere giudicato per la sua performance economica, ma deve spiegare al medico che fa le prescrizioni, l’efficacia e la aderenza della cura alle patologie, dopodichè sarà il medico a scegliere il farmaco migliore, quello più indicato, non è certo colpa dell’informatore se viene preferito il farmaco A al farmaco B, ma solo per il bene del paziente.
…………..Nò perchè sempre la legge 219, afferma che l’informatore non può dipendere dal settore commerciale dell’azienda, ma dalla divisione scientifica, quindi per rafforzamento del concetto, non può essere licenziato sulla base delle vendite, non è la sua mission, non è un suo obbiettivo e quindi non può essere licenziato per questo motivo.
…………..Nò perchè le aziende farmaceutiche sono dotate di un “codice etico”, la stessa Farmindustria è dotata di un “codice etico”, che tali atteggiamenti calpestano clamorosamente.
Tutto ciò è da rigettare fortemente, questi atteggiamenti non possono essere più tollerati, la Chiesi ritiri subito i licenziamenti, e Farmindustria convochi subito il tavolo dell’Osservatorio contrattuale, definito proprio per affrontare questi errati comportamenti.
The Filctem CGIL Nazionale supports the territorial and regional positions that have already emerged and the mobilization of Chiesi workers, it will act as a protagonist on this and other disputes with these characteristics until justice is done!
P. the Sergio Cardinali Pharmaceutical Chemical Department
Rome, 19 June 2019
Via Piemonte, 32 • 00187 Roma – c.f. 97337120584 – tel 06.46200964 fax 06. 4824246 www.filctemcgil.itchimica@filctemcgil.it
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Ed: Esiste una legge, la 219/06, che dice chiaramente che gli informatori scientifici del farmaco (ISF) dipendono dal Servizio scientifico e il Servizio scientifico deve essere indipendente dal Servizio marketing dell’impresa farmaceutica (art. 122 e 126).
Esistono numerosissime sentenze che ribadiscono che l’ISF non è un venditore, lo stesso codice deontologico di Farmindustria dice che l’attività dell’ISF non deve avere attinenza con l’utilizzazione del farmaco, anche se non remunerata (punto 2.5).
Le linee guida della Conferenza delle Regioni sull’informazione scientifica, quelle che poi le Regioni attuano sul loro territorio come regolamento, escludono nel modo più assoluto l’affiancamento all’ISF del capoarea o di figure professionali non correlate all’attività di informazione scientifica.
All clear?
And instead, no.
Although the law has been in existence since 2006, and before it there was an identical law of 1992, in the CCNL the ISF is included in the marketing functional area, that is, it responds to marketing, which is clearly outlawed. But nobody does anything. After 13 years of the law on the ISF, Farmindustria and Unions have decided to set up an "Observatory on scientific information" to observe whether to apply the law or not! Ridiculous, if it weren't tragic: this "little" illegality cost 15,000 ISF their jobs.
The Filctem and UILtec press release is good, but who has seen it? It does not appear on their sites, not even on their Facebook sites, no press organ talks about it, the suspicion arises that they are communicated for the use and consumption of the ISF.
Let's hope it's just a suspicion.
PS: Late in the morning the Press release was published on the Facebook page of Sergio Cardinale and Filctem CGIL Nazionale and on Filctem newsletter