La perdita del posto di lavoro di migliaia di ISF, avvenuta in totale silenzio di Governi nazionali, regionali e dai principali sindacati, in sospetta sintonia con le aziende farmaceutiche, ha prodotto una area di disagio e di emarginazione di parte consistente di una intera categoria è ha ridotto in modo tangibile l’efficienza del “Servizio” di informazione sui farmaci e di farmacovigilanza nel nostro paese.
L’Aiisf e la Federisf ritengono che questo patrimonio di professionalità non debba essere disperso e, soprattutto, gli oltre 10.000 ISF che sono stati espulsi immotivatamente dal mondo del lavoro abbiano bisogno di forme di aggregazione specifiche che permettano loro di potere rappresentare direttamente le loro esigenze ed il loro diritto al lavoro.
A sostegno dei colleghi che hanno perso il lavoro l’Aiisf e la Federisf mettono a disposizione di questi colleghi le proprie strutture territoriali e si impegnano ad organizzare un Forum, gestito dai colleghi precari, affinché possano organizzarsi autonomamente per vedere riconosciuti diritti attualmente disattesi.
Il Presidente AIISF Il Presidente Federisf
Angelo Dazzi Lucio Golia