La Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) prende le difese del personale medico dell’ospedale San Paolo di Milano, che rischia una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dopo aver curato e dimesso uno degli immigrati saliti lo scorso 5 novembre sulla torre ex Carlo Erba, nel capoluogo lombardo, per chiedere la sanatoria e protestare per le condizioni di "sfruttamento" degli stranieri. «Bisogna capire quale sia esattamente la questione sollevata» ha affermato il presidente Fnomceo Amedeo Bianco. «Ad ogni modo, abbiamo sempre detto e ribadiamo anche adesso che il medico, in base all’articolo 1 del Codice deontologico, cura le persone senza distinzione di sesso, età, etnia e provenienza». Dunque, ha aggiunto Bianco, «il rispetto di questo articolo del Codice impedisce qualunque azione volta a ridurre il compito del medico». In qualità di Ordini dei medici, ha inoltre affermato Bianco, «non siamo assolutamente disponibili a diventare strumenti, diretti o indiretti, di selezione per l’accesso alle cure; questo nel rispetto dei principi della Costituzione oltre che del Codice deontologico».
Fazio, non è mia competenza. Cgil, sanitari non poliziotti
«L’ho sempre detto, credo che debbano essere curati tutti. Ma il fatto che il clandestino se ne sia andato successivamente è una cosa che non mi compete». È il lapidario commento del ministro della Salute Ferruccio Fazio alla vicenda del medico dell’Ospedale San Paolo di Milano che rischia una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Massimo Cozza della Fp-Cgil Medici parla di «solidarietà» al personale medico dell’ospedale San Paolo di Milano. «Il nostro compito» ha detto «è fare i medici e non i poliziotti». La questione, ha spiegato Cozza, è chiara «sulla base di una circolare del ministero dell’Interno del novembre 2009: la circolare afferma infatti che non è stato abrogato, e dunque è confermato, il divieto per il medico di segnalare lo straniero irregolare che chieda prestazioni sanitarie». L’unica segnalazione che il medico è obbligato a fare alle autorità, ha precisato Cozza, «è quella del referto quando si sia in presenza di delitti per i quali si deve procedere di ufficio. Ma questo obbligo non si estende alla categoria degli immigrati irregolari» ha concluso il leader sindacale.
DoctorNews – 30 novembre 2010
Protesta di tre immigrati asserragliati dal 5 novembre scorso sulla torre ex Carlo Erba in via Imbonati a Milano, e circondati da alcuni striscioni per chiedere una “sanatoria per tutti”.