Indagato per turbativa d’asta in un’inchiesta sulla sperimentazione clinica
Il Dg lombardo alla Sanità Carlo Lucchina, da pochi giorni nominato anche presidente del Comitato prezzi e rimborso dell’ente regolatorio sui medicinali italiano, si è già dimesso dall’Aifa in seguito all’iscrizione nel registro degli indagato per una presunta turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Milano su presunti accordi tra aziende private e funzionari pubblici per costruire bandi regionali ‘su misura’ per la sperimentazione di apparecchiature scientifiche ad alta tecnologia.
La notizia arriva dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, in occasione della presentazione ad Ancona del network Italia Longeva. "Nessun imbarazzo – ha aggiunto il ministro – perché conformemente al suo stile, il dottor Lucchina ha dato le dimissioni appena ha avuto la notizia di questa indagine. Il vero problema sarà quello di trovare come sostituto una persona che abbia le sue stesse competenze tecniche".
Dal direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, interpellato dai giornalisti a Roma poco prima delle dimissioni di Lucchina a margine dell’assemblea di Assobiotec, un "no comment" sulla vicenda. Da parte sua Farmindustria si dice invece "certa che il ministro della Salute troverà le soluzioni idonee affinché si possa in tempi brevi consentire all’Aifa di continuare a svolgere la propria attività nell’interesse della salute dei pazienti".
15 giugno 2012 – Barbara Di Chiara – PharmaKronos
Sanità lombarda: 28 indagati tra cui il Dg Carlo Lucchina
Sanità lombarda ancora nella bufera: ventotto persone indagate, tra cui il direttore generale della sanità Charles Lucchina, i direttori sanitari delle quattro aziende ospedaliere finite nel mirino – Niguarda di Milano, Lecco, Busto Arsizio e Saronno – e manager di aziende private, tra cui la General Electric, nei confronti delle quali sono