Aziende ‘top 30’ hanno speso 112 mld in R&S nel 2013

Roche in the lead with 10 billion dollars, the biggest increases from Novartis and J&J. However, a number of large pharmaceutical companies in 2013 invested less than in 2012 in an effort to improve profit margins.

18 dicembre 2014 – PharmaKronos

Le 30 aziende leader del settore farmaceutico nel mondo hanno speso, tutte insieme, 112 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo (R&S) nel 2013. Una cifra in aumento di 723 milioni di dollari rispetto all’anno precedente, stima la società di consulenza Global Data in a new report.

Il documento afferma che l’industria che ha speso di più è stata la svizzera Roche, riservando alla ricerca quasi 10 miliardi di dollari nel 2013. Mentre Novartis e Johnson & Johnson sono le due imprese che hanno aumentato maggiormente la loro spesa in R&S tra il 2012 e il 2013, con l’aggiunta di circa 500 milioni di dollari ognuna. Per Novartis la cifra è cresciuta del 5,6% a 9,8 miliardi di dollari, mentre J&J ha speso 8,2 miliardi, in crescita del 6,8% rispetto al 2012. L’analista Adam Dion evidenzia che “l’aumento dei fondi riservati alla R&S è in parte dovuto all’avanzamento delle pipeline in ultima fase di sperimentazione, generalmente la più costosa.

In Roche's case, it has continuously invested in advances in the oncology and neuroscience therapeutic areas. For example, for the trial of an anti-Pd-L1 lung cancer drug, and for the progress of Alzheimer's disease programs. Novartis spending grew largely due to its subsidiary Alcon, which allocated additional resources to develop new products for the treatment of eye diseases. The company has also invested heavily in vaccines and diagnostics as well, particularly to bring its own to market vaccino per la meningite B”.

Ma nonostante l’aumento dei fondi per R&S – sottolinea GlobalData – un certo numero di grandi imprese farmaceutiche nel 2013 ha investito meno che nel 2012. L’analista spiega: “Nello sforzo di migliorare i margini di profitto, il taglio dei costi rimane una necessità strategica per alcune imprese. Molte hanno ridotto la loro forza lavoro per contribuire a stabilizzare i profitti all’indomani delle perdite di brevetto.

Pfizer ha diminuito di oltre 1,2 miliardi di dollari la spesa in R&S, dopo aver perso l’esclusività di mercato degli anticolesterolo Lipitor (atorvastatin) e Caduet (amlodipina e atorvastatina), mentre Merck ha proseguito con il suo programma di ristrutturazione pluriennale, con un taglio di oltre 600 milioni di dollari alle sue attività cliniche nel 2013, dopo la decadenza del brevetto dell’antiasma Singular (montelukast)”.

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