E’ stato varato il decreto legge oramai soprannominato “Development-bis” o dagli amanti della tecnologia “Sviluppo 2.0”. A parte i nomignoli, il decreto ha un titolo che già ne annuncia le linee fondamentali che lo caratterizzano: “Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenda digitale e startup”. La parte che più interessa chi segue gli sviluppi del mondo pharmaceutical è senza dubbio quella che riguarda direttamente lo sviluppo della sanità digitale, con la presentation of measures on the electronic health record and on the digital recipe. Sul nuovo decreto sono previsti i piccoli passi necessari ad emancipare la prescrizione medica dall’esistenza fisica. Sono state stabilite scadenze e date certe per l’adeguamento alle nuove ricette non più cartacee: le Regions dovranno adeguarsi alla sostituzione completa della ricetta cartacea gradualmente fino a raggiungere almeno una sostituzione del 60% nel 2013, almeno all’80% nel 2014 e almeno il 90% nel 2015. La ricetta elettronica è stata anche incaricata di valenza nazionale: quindi una ricetta elettronica sarà valida su tutto il territorio italiano. Il fascicolo sanitario elettronico, nel decreto “Sviluppo- bis” è stato trattato in maniera meno dettagliata rispetto alla ricetta, poiché finora si è potuto soltanto tratteggiare lo sfondo di questa importante “rivoluzione”. Carta d’identità e Health insurance card verranno accorpate in un unico documento che dovrebbe sostituire progressivamente i documenti attualmente circolanti, snellendo un poco le burocrazie esistenti. L’accorpamento dei documenti è un sogno duramente inseguito, da anni, da molti che ritengono che non sarebbe difficile creare un unico documento che testimoni l’identità di un cittadino e che p