In fretta e furia il governo Monti licenzia la riforma sanitaria che però ora dovrà passare al vaglio del Parlamento. E le Regioni già attaccano il ministro Balduzzi: chi assicurerà la copertura finanziaria per la copertura del servizio medico H24 nei presidi territoriali?
7 settembre 2012 – 15:59
L’espressione più gentile è stata: “fare le nozze coi fichi secchi”. Sono tra l’incredulo e l’arrabbiato le regioni che ieri hanno incassato, a sorpresa, la riforma sanitaria sotto le spoglie di un decreto legge.
Solo martedì avevano ricevuto la bozza del testo, in fretta e furia avevano proposto degli emendamenti, approvati all’unanimità, e meno di 24 ore dopo quel testo entrava in consiglio dei ministri per uscirne, al termine di una lunga discussione durata sei ore, approvato e operativo: un decreto legge che non comprende alcuna delle osservazioni emendate.
Here's what Enrico Rossi commented, presidente della regione Toscana: «Ricorrere all’urgenza ci è sembrata una forzatura e lo faremo presente al presidente della Repubblica vista la competenza delle Regioni nella sanità». Reazioni simili da tutti i governatori. C’è chi ha messo in moto l&rs