Appello per il figlio disabile di un ISF. Perché non gli vengono garantiti i diritti che la legge gli consente?

Il sindaco di Brovello Carpugnino ha messe a disposizione 5 ore di assistente alla persona su 15 richieste dalla neuropsichiatria, sostenendo di non avere altro budget e neanche la possibilità di richiedere fondi

Riceviamo da colleghi del territorio l’appello di Davide Smaniotto, informatore scientifico, e della moglie Valeria, di Brovello Carpugnino, che chiedono per il loro piccolo Tommaso, con disabilità, il diritto a frequentare la scuola come tutti gli altri bambini, come peraltro è previsto dalla legge sull’obbligo scolastico.

Davide si è rivolto alla Sez. AIISF Piemonte Nord Ovest con questo scritto che riportiamo:

Mi chiamo Davide Smaniotto, padre di Tommaso, bimbo di 7 anni residente con noi genitori presso Brovello Carpugnino (VB, Verbano, Cusio, Ossola).

Tommaso è un disabile grave, affetto da tetraparesi, ipovedente, ipoudente, broncodisplasico.
Nonostante ciò è in salute, entusiasta ed in grado di frequentare la scuola.
La scuola in questione è nel vicino comune di Massino Visconti (NO).

Tommaso ha 30 ore di scuola dell’obbligo, più circa 5 ore di mensa.
La scuola di Massino Visconti ha assegnato per tempo le 22 ore di sostegno per Tommaso.
La Neuropsichiatra di Tommaso ha richiesto 15 ore di assistente alla persona per Tommaso (OS) in accordo con la scuola durante il GLO (ndr: Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione che consente il cosiddetto PEI, Piano Educativo Individualizzato).

Il sindaco di Brovello Carpugnino ne ha messe a disposizione 5, sostenendo di non avere altro budget e neanche la possibilità di richiedere fondi; ciò perché il comune di Brovello Carpugnino consta di soli 700 abitanti.

La OS è stata assegnata a Tommaso a metà ottobre, con un ritardo di un mese e mezzo quasi dall’inizio della frequentazione scolastica.
Ciò ha costretto Tommaso a frequentare solo parzialmente la scuola, con noi genitori che dobbiamo inoltre assisterlo, recandoci a scuola durante veri momenti di lezione. Ciò perché va nutrito tramite PEC (ndr: Gastrostomia Endoscopica Percutanea) e accompagnato ai servizi. Solo l’operatore sanitario infatti, e non le maestre, può occuparsi di ciò.

Risultato che anche oggi, nonostante le 5 ore di OS, Tommaso non può frequentare la scuola come dovrebbe.
Le istituzioni si rimbalzano gli oneri di dover assegnare la 10 ore di OS mancanti a completare le 15 richieste.
Io chiedo quindi a chi spetta tale onere e cosa posso fare io per sistemare le cose al più presto?

Aggiunge poi il collega Davide:

Abbiamo intrapreso questa divulgazione mediatica per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema gestionale di Tommaso, poiché la divulgazione spesso genera pressione sulle istituzioni e velocizza le soluzioni. Da qui poi è nata una vera e propria rincorsa da parte dei cittadini ad aiutare Tommaso concretamente, divulgando, consigliando, suggerendo nomi utili, mettendoci in contatto con garanti per le uguaglianze. Ed inoltre innumerevoli beneficenze per risolvere da subito il problema senza attendere sentenze giuridiche ancora in atto.

Speriamo inoltre di aver dato coraggio, aperto delle porte e creato un precedente utile ad altre famiglie di bimbi disabili che volessero intraprendere un percorso come il nostro.

Se qualcuno dei nostri lettori può fare qualcosa …

 

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Note:

Lo Stato Italiano ha definito una pluralità di risorse in supporto agli studenti con disabilità per favorire la loro reale inclusione nelle scuole.

Abbiamo:

Tutti gli alunni con disabilità hanno lo stesso diritto di essere seguiti dal docente di sostegno, in quanto devono essere tutelati sempre e in ogni momento della loro permanenza a scuola. Purtroppo la realtà vede mancanza di risorse e mancanza di insegnanti di sostegno.

The Coordinamento Insegnanti di Sostegno dice: Si ravvisa la necessità di consultare i docenti della classe nella fase di definizione delle risorse da richiedere all’USR (Ufficio Scolastico Regionale). In questo senso la modifica introdotta dal Decreto Inclusione consente al Dirigente Scolastico di analizzare i PEI insieme ai docenti. Contestualmente si pone l’accento sul fatto che le risorse individuate debbano garantire non solo l’autonomia, importantissima, ma anche gli apprendimenti, irrinunciabili.

Note: Iscrizione a scuola di alunni disabili

Movimento Insegnanti di Sostegno

Assistente Autonomia e Comunicazione Disabili

 

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