Dal 2010 il ‘baratro’ di tali brevetti (patent cliff) è in accelerazione e sarà rilevante fino al 2020, con un picco massimo previsto fra il 2014 e il 2016.
Barbara Di Chiara – 6 novembre 2014 – PharmaKronos
Gli anni ’80 sono stati proficui per la ricerca e lo sviluppo dei cosiddetti farmaci ‘blockbuster’. All’inizio degli anni 2000, un buon numero di queste molecole è giunto alla scadenza della protezione garantita dai rispettivi brevetti. Alcune aziende farmaceutiche hanno quindi visto la corrispondente quota di vendite minacciata dall’arrivo dei generici sul mercato.
Dal 2010 il ‘baratro’ di tali brevetti (patent cliff) è in accelerazione e sarà rilevante fino al 2020, con un picco massimo previsto fra il 2014 e il 2016.
Questo potenziale compenserà in parte gli effetti delle politiche di bilancio restrittive in Europa. I grandi gruppi del settore colgono ora negli emergenti quella crescita che gli mancava”. C’è poi un altro paradigma adottato dalle aziende farmaceutiche: orientare la R&S verso mercati più ridotti, ma meglio valorizzati. E le aziende pianificano la loro crescita in aree terapeutiche complesse come l’oncologia, la lotta al diabete o le malattie cardiovascolari.
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