Aloe. Note to the Press: Report to the Ministries of Health and Mipaaf

Absolute scientific inconsistency of the statements present in the studies taken into consideration on the merits and in the method used by EFSA

We receive and publish:

NOTE TO THE PRESS: Report to the Ministries of Health and Mipaaf Genotoxicity of Anthraquinone Plants and Aloe

A seguito della mia Lettera Aperta alla Stampa nella quale affermo che non vi è nessuna correlazione scientifica tra le Piante Antrachinoniche come Aloe e forme di genotossicità o cancerogenicità come erroneamente vuole far credere l’Europa vietando l’utilizzo di estratti contenenti aloina, aloe emodina e dantrone per uso salutistico ma inspiegabilmente li consente per uso aromatizzante in liquori quando la dose di idrossiantraceni  è maggiore in questi ultimi rispetto ai primi.

Ho deciso di portare All’attenzione dei Ministeri della salute e del Mipaaf le mie considerazioni in merito alla relazione dell’ Efsa e più in generale all’assoluta inconsistenza scientifica delle affermazioni presenti negli studi presi in considerazione nel merito e nel metodo utilizzato.

Best regards

Paul Pellini

Herbochemist profession


Letter to the Ministries of Health and Mipaaf

To the kind attention of the Ministries of Health and Agricultural and Forestry Policies.
My name is Paolo Pelini, I am a herb chemist, a professional expert in quality control, research and evaluation and pharmacognostic recognition of medicinal plants and their extracts!
I deal with research on the microbiota in medicinal plants and in its action of modifying the phytocomplex of the same, as well as scientific consultancy in the Pharmacognostic field.

A Seguito della decisione dell’unione europea di voler eliminare dal mercato salutistico i prodotti a base di Aloe con azione fisiologica con un contenuto superiore di idrossiantraceni a 1 ppm come da circolare del Ministero della Salute e di messa in osservazione da parte della commissione delle Piante Antrachinoniche quali: cascara, frangula, rabarbaro perché contenenti sostanze antrachinoniche potenzialmente a detta della commissione Genotossichè e Cancerogene voglio portare alla vostra attenzione e dei Ministri e Sottosegretari competenti per materia le seguenti considerazioni scientifiche di merito e di metodo anche a seguito delle numerosissime telefonate ed Email che giornalmente ricevo nel mio studio da parte aziende Agricole e Erboristiche oltre che di Farmacisti ed Erboristi preoccupati per la situazione.

Riguardo la relazione presentata dall’ Efsa frutto non di uno studio clinico e di laboratorio ex novo ma di letteratura bibliografica a mio avviso non esaustiva  vi è da dire che:
There is no scientific proof of the genotoxicity and carcinogenicity of hydroxyanthracene products!
Inoltre il metodo di valutazione preso in considerazione dall’Efsa è basato su test come quello di Test Ames  non attendibili né predittivi nei confronti della genotossicità e tantomeno della cancerogenicità in quanto è stato utilizzato un modello biologico batteri (Salmonella typhimurium) non equiparabile biologicamente né geneticamente alla complessità di un organismo eucariote.

Inoltre da quello che si evince dalla relazione del suddetto ente gli studi presi in considerazione non sono stati svolti a regola d’arte nel metodo in quanto nei terreni di coltura utilizzati viene la mancanza di enzimi p450 che dovevano essere addizionati al terreno mediante estratto di fegato di ratto (S9) per simulare l’azione biochimica e la modificazione delle molecole idrossiantracenici rendendole eventualmente cancerogene o comunque mutagene, oltre che per stessa dichiarazione del Efsa altri test ad esempio di ripartizione del danno del DNA SOS, condotti non sono validati per la genotossicità.

Inoltre dalla relazione dell’ Efsa si evince che i dati degli studi presi in considerazione sono incompleti per non parlare che non si è tenuto affatto in considerazione il fatto che le molecole prese in esame non sono nell’estratto allo stato puro come nei test in laboratorio, ma in un estratto quindi influenzati dal fitocomplesso che ne può moderare una eventuale tossicità o interazione che potrebbe essere riscontrata nella molecola isolata.

The lack of these requirements makes in vitro tests absolutely unreliable and lacking the requirements to be able to declare hydroxyanthracene derivatives in my opinion dangerous for health.
Inoltre, la giustificazione che asserisce qualcuno per avallare l’idea di voler eliminare le piante antrachinoniche  come l’aloe perché potenzialmente tossiche in quanto contengono derivati idrossiantracenici non trova alcun fondamento, dato che basterebbe  stabilire una dose minima di antrachinoni consentita e inserire in farmacopea i relativi metodi analitici come HPLC, Spettrofotometria e il più banale ma il più accessibile alle aziende come il test Colorimetrico per individuare negli estratti tale percentuale.

I ask the government to set up a table to develop a new study from scratch to verify by reading the drought of hydroxyanthracene plants both in vivo and in vitro with us experts and I remain available for any clarification.

Best regards

Paul Pellini

Profession Herbochemist
Consulting and Research Quality Control and Pharmacognostic Evaluation of Vegetable Extracts of Medicinal Plants, Microalgae and Bud Derivatives and Microbiota Research of Medicinal Plants

Pelini Herbal Chemical Consulting Firm
Rome Italy


Phone: 351/0461450

E-mail: paolo.pelini@gmail.com

http://www.paolopelinierbochimico.it


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