Il problema resta quindi la farmaceutica a gestione diretta di Asl e ospedali per la quale non si riesce a trovare un equilibrio tra tetti programmati e spesa reale. E lo stesso sta accadendo nel 2017.
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Il monitoraggio del tetto programmato della spesa farmaceutica territoriale dell’11,35% al netto dei pay-back vigenti evidenzia un’incidenza dell’ 11,2%, pari ad un avanzo rispetto alla spesa programmata di – 205,4 ml €. Si sottolinea che tale avanzo è calcolato avendo escluso dalla spesa farmaceutica confrontata con il tetto dell’11,35% del FSN, come previsto dall’art.1, comma 569, della L. 28 dicembre 2015, n.208, le risorse stanziate con il fondo per i medicinali innovativi, di cui all’art.1, comma 593, della L. 23 dicembre 2014, n.190, come disciplinato dal Decreto del Ministero della Salute 9 Ottobre 2015.
La spesa farmaceutica per la distribuzione diretta di fascia A nel periodo gennaio-dicembre 2016 si è attestata a 5.605,3 ml di €, evidenziando un incremento, rispetto all’anno precedente, pari a +684,2 ml di € (+13,9%). Si segnala che questo risultato è stato determinato dall’introduzione dei nuovi farmaci innovativi per la cura dell’epatite C. La spesa farmaceutica territoriale (convenzionata + distribuzione diretta di fascia A + ticket per ricetta) si è attestata a livello nazionale, nel periodo gennaio-dicembre 2016, a 14.566 ml di €.
La spesa per l’acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche (rilevata attraverso il flusso della tracciabilità del farmaco), al netto della spesa per vaccini, della spesa erogata in distribuzione diretta e per conto di medicinali di fascia A e della spesa per medicinali di fascia C e C-bis si è attestata a 5.632 ml di €, pari ad una incidenza sul FSN del 5,1%, con un disavanzo assoluto rispetto al tetto del 3,5% (3.862 ml di €) di +1.770 ml di €. Il monitoraggio del tetto programmato della spesa farmaceutica ospedaliera del 3,5% al netto dei pay-back vigenti evidenzia un’incidenza del 4,9%, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +1.571 ml €.
Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale (gennaio / dicembre 2016) (21/07/2017)
Il tetto programmato della spesa farmaceutica convenzionata 2017 è pari al 7,96% del Fabbisogno Sanitario Nazionale (FSN). La vigente normativa prevede, inoltre, che la spesa convenzionata sia calcolata al netto degli importi corrisposti dal cittadino per l’acquisto di farmaci ad un prezzo diverso dal prezzo massimo di rimborso stabilito dall’AIFA in base a quanto previsto dall’articolo 11, comma 9, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 agosto 2010, n. 122. Mentre il ticket pagato dai cittadini, in virtù dell’articolo 4 comma 3 della Legge 405 del 16 novembre 2001, concorre alla determinazione della spesa farmaceutica convenzionata. La spesa farmaceutica convenzionata (convenzionata + ticket per ricetta) si è attestata a livello nazionale, nel periodo gennaio-marzo 2017, a 2.324 ml di €. Lo scostamento della spesa farmaceutica convenzionata al netto dei pay-back vigenti rispetto al tetto del 7,96% (2.226 ml di €), pari all’ 7,94% del FSN, equivalente ad un avanzo pari a -5,5 ml di €. Si ricorda che il FSN non viene più calcolato tenendo conto del fattore di stagionalità bensì diviso in dodicesimi.
Per quanto riguarda invece la spesa per acquisti di medicinali da parte delle strutture pubbliche, questa si è attestata su 2,888 mld (di cui 1,173 mld distribuzione diretta e per conto) con un disavanzo rispetto al tetto del 6,89% di 961 mln, che scende a 554 mln detraendo il payback dei Fondi per gli innovativi non oncologici e oncologici.
Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale (gennaio / marzo 2017) (21/07/2017)
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