L’inversione pianificata dal vecchio management
Una metamorfosi studiata a tavolino, esaminata insieme ai consulenti e fatta metabolizzare ai dipendenti. È quella che Abiogen, azienda pisana attiva nel campo della farmaceutica, ha vissuto a partire dal 2004, da quando cioè il presidente e ad, Massimo DiMartino, ha deciso di reinventare l’intera struttura produttiva e societaria. «Fino al 2001 l’azienda si era comportata bene, grazie alla forte specializzazione e agli investimenti in ricerca». Nessun problema di bilancio, e anzi parecchie idee che si trasformavano in brevetti. Eppure qualcosa si spezza: l’investimento di 40 milioni di euro per il nuovo stabilimento a Pisa diventa faticoso da sostenere a causa di una politica fiscale che, in quel momento, non incentiva il settore. Da un anno all’altro la redditività netta dell’azienda si riduce del 15 per cento. «In realtà potevamo continuare a vivacchiare così ancora a lungo ma sarebbe stato poco lungimirante. Serviva un cambiamento soprattutto in prospettiva», ricorda ora il presidente. Così parte il progetto di trasformazione: un percorso di tre anni condiviso da management e studi di consulenza, partito nel 2004 e che ancora si sta completando.
«Abbiamo ridotto le nostre divisioni dalle tre che avevamo a due, concentrandoci sulla ricerca e sulla specializzazione della produzione e allo stesso tempo abbiamo rafforzato lo staff dedicato allo studio dei progetti di ricerca nel mondo e all’analisi della concorrenza», dice Di Martino. Anziché tagliare, il management sceglie anche di potenziare il numero di dipendenti che lievitano da 330 a quasi 400. E da azienda farmaceutica che produce solo per se stessa, Abiogen inizia a produrre anche per altre grandi case farmaceutiche, da Novartis a Bayer, fino a Dompè. «Alcune produzioni di nicchia sono anti-economiche per le multinazionali abituate a trattare grandi numeri. Ci siamo focalizzati su questi farmaci e ha funzionato». Abiogen è passata dai 6 milioni di pezzi prodotti nel 1998 agli oltre 20 milioni di pezzi dello scorso anno, mentre il fatturato è cresciuto dai 66,5 milioni di euro del 2003 ai circa 70 di quest’anno. Un boom arrivato grazie all’intuizione, ma non dettato dalla crisi. Il Sole 24 Ore del 19/12/2007 JOB24 p. 25 L. D.