I farmaci elencati (tra i quali candesartan, escitalopram, donepezil, esomeprazolo, metformina) sono commercializzati in più nazioni dell’Unione europea (Ue) in varie dosi. Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo hanno già provveduto a sospendere le vendite di 25 farmaci ma l’Ema, in attesa di nuovi dati, lascia alle singole Autorità regolatorie nazionali la decisione sull’eventuale adozione di provvedimenti sospensivi.
In via cautelativa la Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa ha deciso di avviare le procedure di sospensione dei farmaci indicati dall’Ema in commercio nel nostro Paese, pur sottolineando
«Nel caso dell’Italia» aggiunge «i prodotti interessati riguardano 9 principi attivi per un totale di una ventina di medicinali, alcuni dei quali non sono attualmente neanche in commercio». La Fda, in merito, non ha finora preso alcun provvedimento. L’ispezione dell’Agenzia francese del farmaco (Ansm) aveva rilevato nella Cro indiana – alla quale si erano affidati vari produttori europei ed extraeuropei di farmaci equivalenti – «manipolazioni di dati di elettrocardiogrammi nello svolgimento di alcuni studi di farmaci generici» per almeno 5 anni, inducendo l’Ema a mettere in dubbio l’integrità della metodologia degli studi e l’affidabilità dei dati generati. La società accusata ribatte che la reazione dell’Ema è sproporzionata: gli Ecg non sono indispensabili una volta dimostrata la bioequivalenza e i rilievi mossi non si possono estendere ad aspetti bioanalitici, farmacocinetici e statistici delle ricerche.
A.Z. – 27 gennaio 2015 – Doctor33
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