"Il diritto alla salute, in quanto diritto costituzionale, deve essere garantito ai cittadini anche quando i farmaci indispensabili per la cura non sono ricompresi nei protocolli ufficiali". Secondo il Tribunale di Cagliari, non c’è ragione di carattere economico da parte dell’azienda sanitaria locale per giustificare il mancato sostegno.
Il caso
Una famiglia era finita sul lastrico per pagare le cure di un familiare poi deceduto, perciò aveva chiesto di essere risarcita di tutte le spese mediche sostenute, anche perchè – com’è stato appurato – l’uomo aveva migliorato la propria condizione di vita durante l’assunzione dei farmaci negati dalla Asl. Il malato, con un tumore ad uno stato molto avanzato, sapendo di essere prossimo alla fine, temendo di dover dipendere presto dai familiari anche per le incombenze quotidiane più elementari, aveva deciso nel 2006 di intraprendere un metodo alternativo, dal quale aveva tratto un rapido miglioramento e riacquistando progressivamente l’autonomia che credeva di aver perso.
Tuttavia la Asl competente di Cagliari non erogava quei farmaci, che dovevano essere acquistati periodicamente a Bologna. Di qui le difficoltà economiche – e logistiche – che in poco tempo hanno messo in crisi la famiglia del malato.
Rivoltisi ad un legale, i familiari hanno ottenuto un provvedimento d’urgenza del Tribunale di Cagliari per imporre all’Asl 8 l’erogazione gratuita dei farmaci della cura in questione, in modo da poter continuare la terapia. Il Tribunale di Cagliari ha imposto alla Asl di risarcire la famiglia di tutte le spese sostenute durante il periodo di cura, sancendo di fatto la priorità assoluta del diritto alla salute su qualunque altro principio.