«Non è vero che la bassa spesa farmaceutica pro capite dell’Asl Cn1 è dovuta all’ampio uso di generici. Anzi, nell’Asl Cn1 la percentuale di questi prodotti prescritti è la più bassa tra tutte le Asl del Piemonte: 20% sotto la media regionale». Così l’associazione dei titolari di farmacie.
Cuneo, farmacie in sciopero contro l’Asl che fa troppa diretta
Pesa una distribuzione Asl che nel giro di una quindicina di mesi ha assorbito il 25% della dpc praticata dalle farmacie, oltre a una consistente fetta di farmaci della convenzionata che gli ospedali dispensano in dimissione con forniture per diversi mesi di terapia. «Prima hanno cominciato a rifornire direttamente tutte le case di riposo» prosegue Mana «poi hanno convinto i cronici ad andare a ritirare i farmaci negli ospedali, grazie all’aiuto di qualche medico di famiglia che prescrive in bianco. In alcuni pazienti hanno perfino sostituito le statine con il Danacol, per risparmiare».
A quanto risulta, la fame di risparmi che attanaglia l’Asl deriverebbe dalla necessità di reperire fondi da destinare all’ammodernamento degli ospedali. Ma l’intensificazione della diretta ha innescato un effetto boomerang che ora l’Azienda sanitaria fa fatica a gestire.
«A forza di comprimere gli utili delle farmacie» spiega ancora Mana «nel 2016 più di una quindicina di esercizi è scesa sotto la soglia che dà diritto agli sconti agevolati. Risultato, l’Asl dovrebbe rimborsare circa 300-400mila euro di trattenute, ma i soldi non ci sono. E così, da qualche mese assistiamo a uno strano rimpallo: la direzione generale dell’Azienda ha chiesto alla Regione come vanno rimborsate tale somme ma la Regione non risponde. Come al solito, due pesi e due misure: se è la farmacia che deve restituire, i soldi vanno dati subito; se è il Ssn, non c’è fretta».
Cuneo, revocato lo sciopero dei farmacisti dell’Asl Cn1
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