In data odierna, con l’indicazione in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, e la successiva ratifica in Conferenza Stato-Regioni, il Direttore Generale della Sanità della
Mantoan, che resterà alla guida della sanità veneta fino al termine della legislatura, e maturerà in primavera i requisiti per la pensione, è stato scelto sul piano tecnico, alla luce della professionalità e della competenza dimostrate fin qui nel suo lavoro, e per la consistenza del curriculum.
La designazione alla guida all’AIFA costituisce un riconoscimento per l’attività svolta in molti anni da Mantoan in vari ambiti della sanità del Veneto e a tutti i Tavoli nazionali, nonché un attestato per la gestione virtuosa dell’intero settore da parte della Regione.
Comunicato stampa Giunta regionale Veneto
A Mantoan gli auguri di FNOMCeO. Anelli: “Aprire un Tavolo sulla prescrizione che coinvolga i professionisti”
“A Domenico Mantoan, designato presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco, i migliori auguri di buon lavoro. Conosciamo Mantoan come persona di grande spessore e siamo certi che saprà portare in Aifa le migliori competenze acquisite nel settore sanitario”.
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
“A Mantoan chiederemo, come uno dei primi atti dopo il suo insediamento, di aprire un Tavolo sulla prescrizione che coinvolga i Medici, quei professionisti che ne hanno la responsabilità e la competenza – continua Anelli -. Ieri abbiamo affrontato il Tema al Tavolo permanente con le Regioni, recependo grande apertura e disponibilità”.
“In particolare, andrebbe sanata un’anomalia tutta italiana, secondo la quale oggi la prescrizione dei farmaci innovativi, ad esempio quelli per il diabete, per la broncopneumopatia cronica ostruttiva, o i nuovi anticoagulanti, è limitata per legge ad alcuni specialisti – continua -. Parliamo di farmaci efficaci, sicuri, che sono ormai in commercio anche da dieci anni, tanto che stanno per perdere o hanno perso il brevetto, e che hanno dimostrato nel tempo di avere minori effetti collaterali rispetto ai medicinali di prima generazione. Noi chiediamo che la loro prescrizione sia aperta a tutti i medici, agli specialisti di qualsiasi branca e ai medici di Medicina Generale. Questo significherebbe una maggior accessibilità alle cure più appropriate per tutti i cittadini, con risparmi in termini di ospedalizzazioni e terapia degli eventi avversi”.
Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO – 17/10/2019
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