Germania sospende viaggi ispettivi in Cina: preoccupazioni per la nuova legge antispionaggio
Gaeta.it – 19 agosto 2024 di Elisabetta Cina
L’allerta nell’ambito della cooperazione commerciale tra Germania e Cina si fa sempre più concreta. Negli ultimi giorni, diversi Stati federali tedeschi, tra cui Berlino, Assia e Renania-Palatinato, hanno deciso di sospendere i viaggi dei controllori di qualità presso le aziende farmaceutiche cinesi. Questo provvedimento nasce dal timore di possibili arresti durante le ispezioni, in seguito all’entrata in vigore di una legge anti-spionaggio cinese che solleva preoccupazioni per le implicazioni sulla sicurezza degli ispettori.
La risposta della Cina: impegno al commercio sicuro
Dichiarazioni del ministero degli Esteri
La posizione cinese sulla sicurezza nazionale
Mao ha proseguito affermando che le aziende e il personale coinvolti nelle operazioni commerciali non dovrebbero temere, purché agiscano in conformità con le leggi locali. Questa rassicurazione, tuttavia, non ha attutito completamente le inquietudini espresse dalla Germania e da altri paesi europei, i quali continuano a percepire l’ambiguità della normativa come una potenziale minaccia per la sicurezza dei loro ispettori.
Effetti sulla cooperazione farmaceutica
L’importanza della Cina nel mercato farmaceutico
La Cina rappresenta uno dei principali fornitori mondiali di farmaci per il mercato europeo. Di conseguenza, le nuove restrizioni imposte dai controllori di qualità tedeschi potrebbero aggravare una già compromessa catena di approvvigionamento, compromettendo ulteriormente l’afflusso di medicinali necessari. Le aziende farmaceutiche tedesche sono purtroppo ben consapevoli dell’importanza cruciale delle ispezioni effettuate dai propri tecnici, la cui assenza potrebbe risultare in sfide significative per garantire la conformità agli standard europei di controllo qualità.
Il supporto dell’industria farmaceutica tedesca
L’industria farmaceutica tedesca ha espresso sostegno alla decisione di sospendere i viaggi degli ispettori.
L’ambiguità della legge antispionaggio
Nuove restrizioni e incertezze
Il recente aggiornamento della legge antispionaggio in Cina introduce ulteriori restrizioni, soprattutto in merito al trasferimento di dati sensibili. Tuttavia, la mancanza di chiarezza su quali tipi di dati possano essere considerati una minaccia per la sicurezza nazionale rappresenta un ulteriore ostacolo per le aziende tedesche e i loro ispettori. L’ambiguità normativa non solo alimenta dubbi sulle operazioni dei controllori, ma potrebbe anche creare un caos gestionale nell’ambito dei trasferimenti di informazioni, influendo negativamente sull’intero settore.
La posizione della comunità internazionale
L’atteggiamento tedesco è espressione di una preoccupazione più ampia, che coinvolge anche altri paesi dell’Unione Europea e della comunità internazionale. La paura di incursioni arbitrari nella sicurezza personale degli ispettori si unisce a una crescente avversione a possibili normative commerciali restrittive. Mentre la Cina cerca di discutere e normalizzare le sue leggi sul commercio, l’incertezza persiste, creando un terreno di tensione nell’ambito delle relazioni commerciali internazionali.
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Nota:
Il 26 aprile 2023, Xi Jinping ha promulgato la quarta Legge della Repubblica popolare cinese contro lo spionaggio, la cui bozza è stata rivista e adottata in pari data dal Comitato permanente della XIV Assemblea
Si tratta di una rivisitazione rispetto alla versione del novembre 2014.
La nuova regolamentazione – che estende la portata soggettiva ed oggettiva di quella precedente – presenta evidenti analogie con la legge sull’intelligence nazionale (National Intelligence Law of the People’s Republic of China) con particolare riferimento all’introduzione dell’obbligo erga omnes di collaborare con l’intelligence di stato, anche quando i soggetti passivi (cittadini, imprese, organizzazioni, ecc.) risiedono al di fuori dei confini nazionali. In tal modo, tutte le persone fisiche e giuridiche diventano una potenziale estensione estera dell’intelligence di Pechino.
La revisione amplia anche la definizione di spionaggio, rendendola più vasta e vaga. Anche gli osservatori dei diritti umani ritengono che si tratti di un’escalation non solo nella repressione del popolo cinese ma che verrà utilizzata anche per colpire ulteriormente individui e società straniere in Cina. (Fonte: Money)
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