A Chieti incontro tra ricerca universitaria e case farmaceutiche, tra gli invitati c’è anche Legnini
Il grande rendez-vous è “La sperimentazione clinica farmacologica”, convegno organizzato dalla d’Annunzio con i professori Patrizia Di Iorio e Francesco Caciagli, del Dipartimento di Scienze sperimentali e cliniche d’intesa con la Società italiana di farmacologia, Farmindustria e il professor Franco Cuccurullo, presidente del Comitato nazionale per le biotecnologie e della fondazione Università d’Annunzio. Scenario con programma fitto di incontri, dibattiti e simposi, è la sala Galilei dedicata ai convegni nell’edificio dell’Itab, l’Istituto tecnologie avanzate biomediche, ambiente allestitito in ogni dettaglio, dopo la discussa indisponibilità della sala congressi del Cesi.
È il professor Caciagli a descrivere le finalità del convegno. Un’occasione, osserva il capo del Dipartimento di scienze sperimentali, che «non vuole essere una di quelle tante situazioni autocelebrative al termine delle quali tutto rimane come prima. La convinzione di tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa è che sia giunto il momento di guardare lontano, di mettersi in discussione ma, allo stesso tempo, di far vedere che, attraverso la messa a punto di una nuova “strategia operativa” basata su procedure semplici e tempi certi, le capacità italiane sono pari alle nostre più ardite ambizioni».
Il mondo della produzione farmaceutica è rappresentato da Alfa Wassermann, Angelini, Biogen Idec Italia, Lusofarmaco, Merck Serono, Recordati, Roche, Rottapharm Biotech, Takeda Italia, mentre da Milano, Verona, Pisa, Chieti e Napoli arrivano i rispettivi responsabili dei Centri di ricerca clinica. Al cuore del nuovo “Sistema regolatorio” vanno il simposio dal titolo “Azienda farmaceutiche e centri di ricerca clinica per fare sistema” e la tavola rotonda “Prospettive italiane nel contesto europeo”.
Francesco Blasi