Bufera su Gemmato, è socio di una clinica

Il sottosegretario: "Nessun conflitto di interesse, sinistra bugiarda". Le opposizioni (Pd e AVS) chiedono le dimissioni

L’esponente di Fdi socio al 10% di Therapia SRL, società a cui è affidata la gestione di tre ambulatori in provincia di Bari, a Bitonto

Affari italiani – 31 ottobre 2024

Il sottosegretario alla Salute Gemmato (FdI) è finito al centro di una polemica, sollevata dal Fatto Quotidiano. Al centro della vicenda un conflitto di interesse: l’esponente di Fdi socio al 10% di Therapia SRL, società a cui è affidata la gestione di tre ambulatori in provincia di Bari, a Bitonto.

Sul sito della società si promette ai pazienti l’accesso rapido a visite mediche, saltando le famigerate liste d’attesa, vera piaga del Ssn: “Noi ci prendiamo cura di voi. È possibile effettuare in loco accertamenti diagnostici ed avere così un quadro completo della situazione clinica. Senza i lunghi tempi del servizio sanitario pubblico“, si legge. Ma dovrebbe essere lo stesso sottosegretario a occuparsi di rimuovere gli ostacoli che impediscono ai cittadini di avere cure mediche tempestive. Therapia, scrive il Fatto Quotidiano, ha un fatturato di 1,5 milioni nel 2023, in crescita e con 7 mila euro di utili: Gemmato è entrato nella società nel 2013, quando “era impegnato nell’attività professionale”, ma, spiega lo staff, non ha mai percepito utili né ricoperto incarichi gestionali. Il quotidiano spiega che Gemmato è solo un socio, e nemmeno un socio di controllo, ma il problema del conflitto di interesse è evidente.

Le opposizioni chiedono al sottosegretario di lasciare il suo ruolo al ministero della Salute. “Lo abbiamo sempre detto. La destra non sta smantellando la sanità pubblica per sciatteria, ma per un preciso disegno. E chi ci guadagna? Solo loro, la destra. Lo spot della clinica privata, di cui il sottosegretario Gemmato è socio, è un insulto ai quei 4,5 milioni di italiani che hanno già rinunciato a curarsi proprio causa di quelle liste d’attesa che la clinica promette di far saltare”, ha scritto sui social la segretaria del Pd Elly Schlein. Ormai, ha aggiunto “è chiaro, anche l’eliminazione dalla manovra del piano di assunzioni straordinario che avevano promesso è un modo per favorire la sanità privata, la loro sanità privata. È assolutamente evidente che un sottosegretario alla salute con un palese conflitto di interessi non possa rimanere un minuto di più in quel ruolo. Piuttosto Giorgia Meloni chiarisca come abbia potuto nominare in un ruolo così delicato, di amministrazione della sanità pubblica, una persona così già tanto esposta nel settore della sanità privata”.

“È già imbarazzante che un sottosegretario al ministero della Sanità abbia quote in una clinica privata. In più fa arrabbiare che quella stessa clinica faccia pubblicità denigrando il Servizio sanitario nazionale e i tempi delle liste d’attesa. ‘Paga e avrai la risonanza magnetica che ti serve e che il pubblico non ti può garantire’ è il messaggio. E il sottosegretario Gemmato, pugliese di Fratelli di Italia, socio della clinica non si vergogna? No”, ha scritto su Facebook il responsabile Mezzogiorno di Sinistra Italiana, Nico Bavaro.

Sanità, Gemmato: “Nessun conflitto di interesse, sinistra bugiarda” – “Una sinistra bugiarda e rancorosa che non sa più a cosa appigliarsi. Le polemiche stanno a zero”. Lo scrive su Facebook il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. “Ho il 10% di una società senza averne alcuna responsabilità di gestione (Figuriamoci poi dei contenuti del sito internet)”, si legge nel post, e “non esiste alcun conflitto di interessi come certifica il Garante della concorrenza”, scrive Gemmato allegando anche una fotografia di un documento del Garante. “Con il Governo Meloni e il ministro Schillaci – conclude il sottosegretario – ci stiamo occupando del problema delle liste di attesa creato dalla mala gestione di decenni di sinistra al Governo”.

“Rivolgo la solidarietà e ribadisco la stima di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia in Senato nei confronti del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, vittima in queste ore dell’ennesima pretestuosa polemica della sinistra. Lo stesso sottosegretario ha avuto modo di dimostrare che non esiste alcun conflitto d’interesse che lo riguardi e ha giustamente ricordato che il governo Meloni ha stanziato fondi senza precedenti per la sanità, anche per risolvere la grana delle liste d’attesa dovuta a troppi anni di inefficienze e tagli della stessa sinistra che oggi vorrebbe fare la morale”. Lo dichiara in una nota Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.


Therapia.it

Nota: Gemmato, responsabile sanità di FdI, nel governo ha la delega alle farmacie. E ne ha una a Terlizzi, gestita dai fratelli. Ma non ha rapporti agevoli con il suo ministro Orazio Schillaci. Nella dirigenza del ministero lavora invece con un ruolo chiave Mara Campitello, compagna del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, leader di FdI in Campania. Le quotazioni di Gemmato e Ciriello presso Meloni, fa sapere il Fatto Quotidiano, sembrano in declino.

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