Diana Bracco, imprenditrice farmaceutica, presidente di Expo 2015 e vicepresidente di Confindustria, rafforza la sua cassaforte. La Bracco ha infatti deciso di destinare interamente a nuovo l’utile di oltre 2 mln segnato nel 2013 dalla Doldfin, di cui è amministratore unico. Nello specifico il patrimonio netto è salito da 56,6 a 58,7 mln, il valore delle imprese controllate è lievitato da 13,2 a 15 mln, quello delle collegate è rimasto all’incirca stabile a 34 mln, su un totale di 58,8 mln di attivi. Fra le controllate, rimasti invariati i valori di Begonia (3,9 mln) e Magnolia (6,7 mln), Giora è stata ricapitalizzata per 50 mila (2,6 mln), e sono entrate in quest’area Il Botolo di Nizza Monferrato (attività vinicola) perché la Bracco ha rilevato il 50% restante e Galleria del Tasso, entrambe quote che facevano riferimento a Roberto Silva, defunto marito dell’imprenditrice.
Attraverso Dolfin la Bracco è diventata azionista qualche mese fa di controllo de La Cantina Ideale, di cui l’altro socio socio è Pier Giorgio Scrimaglio, noto produttore di vino nel 2008 lanciò il progetto di offrire un servizio “su misura” di consulenza e fornitura di vini, dal singolo pezzo esclusivo fino a 300 bottiglie. «Il valore di iscrizione di tutte le partecipazioni», spiega la nota integrativa, «risulta inferiore al valore economico delle stesse». Fra le attività finanziarie non immobilizzate della cassaforte della Bracco figurano titoli General Electric per 837 mila euro e obbligazioni per 994 mila euro. Le disponibilità liquide di Dolfin sono salite anno su anno da 7 a 7,6 mln e il conto economico è stato beneficiato di proventi da partecipazioni per poco più di 2,4 mln, costituiti esclusivamente dai dividendi dell’azienda farmaceutica Bracco.
Numero 145 pag. 14 del 20/6/2014 – Italia Oggi