Sotto indagine della procura di Siena per truffa riguardo la fornitura nel 2009 del vaccino contro l’influenza suina, e nel mirino dell’antitrust con l’accusa di aver fatto cartello insieme a Roche riguardo il prezzo di un farmaco (Avastin-Leucentis), Novartis si consola coi dati di vendita che arrivano da più lontano. Il gigante farmaceutico svizzero ha infatti dichiarato di aver beneficiato di un balzo in avanti del 2% nei ricavi del secondo trimestre 2014, avvenuto soprattutto grazie ai mercati emergenti: le vendite in Cina, Russia e altri mercati emergenti sarebbero infatti aumentate dell’8%, mentre i ricavi generati dalla crescita di prodotti lanciati dal 2009 o che abbiano un’esclusiva di mercato fino al 2018, sono aumentati del 18%. Un risultato che arriva proprio mentre – a quanto riporta «The Wall Street Journal» – la società si prepara a una revisione della sua organizzazione e delle sue aree di interesse.
La compagnia con sede a Basilea, membro stabile di Big Pharma, starebbe per completare una serie di operazioni annunciate all’inizio di quest’anno e concentrate sull’area dei farmaci generici e di cura dell’occhio, e sta vendendo alle concorrenti GlaxoSmithKline ed Eli Lilly and Co. le sue partecipazioni in aziende nel settore della diagnostica e della cura degli animali. Una serie di operazioni valutate più di 25 miliardi di dollari che dovrebbero essere completate nella prima metà del 2015.
17 Luglio 2014 – valori